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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Zai / Tangenziale Sud

Maxi sequestro di cocaina a Verona: 355 chili nascosti su un autocarro tra WC e lavandini

L'operazione è stata svolta dalla Polizia Stradale e dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Verona nella mattinata di lunedì: si tratta del più grosso sequestro effettuato nella città scaligera e si stima che la droga avrebbe fruttato circa 35 milioni di euro

Le pattuglie della Polizia Stradale e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Verona, nella tarda mattinata di lunedì, hanno eseguito il più grande sequestro di droga mai effettuato nella città scaligera e tratto in arresto un italiano quarantenne già gravato da precedenti per reati in materia di stupefacenti.

L'uomo viaggiava a bordo di un'autocarro, secondo quanto riferito dalle forze dell'ordine, che aveva attirato l’attenzione di una pattuglia della Polstrada della Sottosezione di Verona Sud perché malconcio e con alcune luci fulminate. Gli agenti avrebbero così deciso di procedere al controllo al casello di Verona Sud, appurando che il mezzo conteneva materiale idraulico (tra cui WC, lavandini e altri articoli da bagno), come genericamente affermato dal conducente, ma che quest’ultimo non era in grado di esibire alcun documento di trasporto. Ipotizzando quindi che si potesse trattare di illeciti economico-finanziari, il personale della Questura ha chiesto il supporto di una pattuglia delle Fiamme Gialle scaligere. 

La situazione e l'evidente stato di agitazione dell'individuo, che aumentava con il passare del tempo, avrebbe poi convinto i poliziotti a compiere delle verifiche più approfondite presso la vicina caserma della Polizia Stradale di Verona sud. Qui gli ageni Polstrada e i finanzieri del Nucleo Operativo Pronto Impiego del Gruppo di Verona hanno ispezionato il vano di carico dove, oltre agli articoli per il bagno, sarebbero stati rinvenuti numerosi scatoloni di cartone che al loro interno, al posto del materiale idraulico, avrebbero avuto alcuni panetti simili a mattonelle sigillati con il nylon: in tutto erano 300 per un peso complessivo di 355 chilogrammi, contenenti una sostanza che gli esami hanno rivelato essere cocaina purissima. 

L'uomo è stato dunque tratto in arresto per traffico di sostanze stupefacenti e, su disposizione del PM di turno presso la Procura della Repubblica di Verona Mauro Leo Tenaglia, è stato condotto a Montorio in attesa dell'udienza di convalida. 
Come detto, il sequestro risulta essere il più ingente mai effettuato a Verona e la droga, secondo le forze dell'ordine, avrebbe potuto fruttare sul mercato dello spaccio oltre 35 milioni di euro, inoltre non è escluso che potessere essere destinata ad un mercato più ampio rispetto a quello scaligero.

Il potenziamento dei controlli in autostrada ha dato dunque i suoi frutti e i dettagli dell'operazione verranno forniti in una conferenza stampa che si terrà alle 15 in Questura a Verona, insieme a quelli dell'arresto avvenuto domenica di un latitante rumeno accusato di “creazione di organizzazione criminale”, rapina e furti aggravati è colpito da mandato di arresto europeo, dovendo espiare oltre 12 anni di prigione nel suo Paese natale. Intercettato anche un siciliano di 65 anni trovato in possesso di materiale informatico, attrezzature e documenti finalizzati alla clonazione di carte bancomat attraverso la manomissione degli sportelli adibiti al prelievo. 

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