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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Selci blu, c' una cisterna di benzina nel piazzale

La svolta delle analisi fra un paio di giorni: "Individuata una nuova molecola inquinante"

Potrebbe risolversi fra qualche giorno il mistero che avvolge il caso delle selci blu depositate in un magazzino dell’ex Arsenale. Tutto ruota attorno alle analisi commissionate dalla Soprintendenza dei beni archeologici all’università di Padova, nelle mani del professore Gilberto Artioli, del dipartimento di Geoscienze. “Fra un paio di giorni avremo le analisi ambientali- ammette l’esperto- Finalmente ci è stato fornito il via libera per disporre alcuni sensori in grado di analizzare e misurare la presenza di idrocarburi in tutta la zona".

Continua l'esperto: "Da una prima analisi abbiamo individuato un agente inquinante che, tuttavia, non è stato il solo fattore di fissazione del pigmento sulla selce. In queste ultime ore abbiamo isolato una molecola: si tratta di un tipo completamente nuovo, che sarà valido oggetto di studio dai ricercatori che se ne occuperanno, poiché non è un colorante noto. Un caso di curiosità scientifica notevole, insomma. Circa la causa si potrebbe ipotizzare che gli idrocarburi abbiano attaccato le selci entrando in contatto con qualche tipo di carburante durante il trasporto”.

Ma se da una parte si attendono gli esiti delle analisi da Padova, dall’altra si cercano di individuare cause e responsabilità. Ora si fa spazio un dubbio accompagnato da qualche indiscrezione dei militari del Corpo artiglieria che un tempo alloggiavano all’ex Arsenale. La saturazione di benzina nell’ambiente, sarebbe dovuta ad una vecchia cisterna presente nel piazzale e in uso all’esercito per rifornire i vari mezzi. Il serbatoio dista circa 200 metri dal magazzino dei reperti e, secondo gli esperti, non è escluso che qualche tubatura sotterranea possa essere interessata.

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