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Cronaca Borgo Nuovo / Via Selinunte

Scritta omofoba a Borgo Nuovo, condanna di PD e M5S. Bacciga: «Appare strumentale»

Federico Benini che Amia ha provveduto a cancellare la frase dopo essere stata «sollecitata dal sottoscritto» ed Erika Baldin definisce «vigliacchi» gli autori, mentre il consigliere della Lega replica: «Per favore, basta con questa storia che Verona è omofoba»

L'omofobia torna ad animare la discussione politica a Verona, dopo la scritta apparsa in prossimità in prossimità di una scuola di Borgo Nuovo a poche ore di distanza dalla Giornata internazionale dedicata alla lotta a questa forma di discriminazione. 
A denunciare il fatto sui social è stato il Comitato Verona Pride 2022, il quale ha lanciato un appello per una maggiore sicurezza e chiesto la condanna del gesto da parte delle forze politiche. 

Ferma condanna arrivata dal capogruppo in Consiglio comunale a Verona per il PD, Federico Benini, il quale si è adoperato per chiedere la cancellazione della scritta: «Sollecitata dal sottoscritto - ha spiegato l'esponente dem in una nota -, Amia ha già provveduto a coprire almeno parzialmente le scritte omofobe rinvenute a Borgo Nuovo nei pressi della sezione staccata delle scuole Sanmicheli, fornendo il riscontro fotografico del risultato dell’intervento che non è ancora ottimale per comprensibili ragioni tecniche.
C’è una parte di questa città che non vuole cambiare - ha incalazato Benini -, ma che anzi, vuole proseguire l’opera dell’amministrazione uscente di Sboarina di trasformare Verona da città aperta, inclusiva e solidale in una città chiusa, dominata dalle false credenze dei preconcetti, che esclude ed emargina. E il fatto che Amia in questo caso sia stata mobilitata da un consigliere di opposizione la dice lunga di quale parte politica stiamo parlando.
L’opera che stiamo portando avanti come PD con la coalizione civica e di centrosinistra è proprio quella di dar voce alla parte migliore della città, che è di gran lunga maggioritaria ma troppo spesso viene coperta dalle azioni di pochi imbecilli».

«Solo i vigliacchi agiscono con il favore delle tenebre». Così si è espressa invece la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin: «Esprimo la netta condanna dell'accaduto e auspico una risposta pronta e unanime da parte delle istituzioni, oltre che delle forze dell'ordine che spero possano identificare quanto prima gli autori di questo gesto esecrabile. Invito tutti a non definirlo un episodio isolato e nessuno provi a minimizzare». L'esponente M5S ha poi sottolineato: «C'è un problema anzitutto culturale e la politica ha grosse responsabilità. Penso a partiti come Fratelli d'Italia e la Lega, che in questi anni hanno amministrato Verona e il Veneto e troppo spesso hanno dato la sponda a messaggi e contenuti omofobi. Nella nostra regione invece ciascuno dev'essere libero di essere sé stesso e amare chi vuole». 

Sminuisce l'episodio e ipotizza una possibile strumentalizzazione invece il consigliere comunale in orbita Lega e presidente della Commissione Sicurezza, Andrea Bacciga: «La sinistra si è subita messa a urlare al pericolo omofobia. In questi cinque anni sono state fatte almeno tre mozioni contro l’omofobia, di cui una, peraltro, per un fatto rivelatosi poi totalmente falso. Tramutare un episodio ignorante, di cui non si sanno né gli autori né la matrice, addirittura in una tragedia da condannare a priori appare strumentale a poche settimane dalle elezioni. Per favore, basta con questa storia che Verona è omofoba e stop agli appelli preelettorali farciti di banalità e di politicamente corretto».

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