rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Evasione da mezzo miliardo, 30 imprese nel mirino dei finanzieri

La Guardia di Finanza scopre un sofisticato sistema di false fatturazioni. Coinvolte anche aziende di Verona, Vicenza e Brescia. Denunciate 32 persone

Un’evasione per mezzo miliardo di euro è stata scoperta dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Vicenza che da denunciato 32 persone attive nel commercio dei rottami metallici. Coinvolte 30 imprese, tra cui 16 società di capitali, con sede in Veneto, Lombardia e Calabria. Imprese, soprattutto vicentine, ma con rapporti con altre province venete e con la Lombardia.

Le Fiamme Gialle hanno sottoposto a verifica fiscale le imprese coinvolte nella frode, con sede formalmente dichiarata nelle province di Reggio Calabria, Agrigento, Brescia, Varese, Vicenza, Verona, Mantova e Cremona, ricostruendo la loro reale operatività. L’attività è stata segnalata all’erario per il recupero a tassazione elementi reddituali per 306 milioni di euro. Le fatture false complessivamente accertate ammontano invece a 475 milioni di euro. Nel frattempo l’Erario ha già incassato circa 100 milioni di euro.

I finanzieri hanno svolto accertamenti che hanno consentito di individuare un complesso sistema fraudolento, caratterizzato dalla partecipazione di numerose imprese "cartiera". Decine di aziende, spesso ditte individuali, riconducibili per lo più a slavi senza alcun trascorso imprenditoriale, privi di mezzi propri e senza possibilità alcuna di avviare un così fiorente commercio, sono state costituite per "stampare" le fatture che avrebbero dovuto giustificare la provenienza dei rottami di compravendita, anche con importi dichiarati superiori a quelli effettivamente versati in nero ai reali cedenti.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Evasione da mezzo miliardo, 30 imprese nel mirino dei finanzieri

VeronaSera è in caricamento