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Cronaca

Scontri tra polizia e studenti in corteo, un agente ferito

Sarebbero sei i ragazzi condotti in questura per i tafferugli scoppiati stamane in piazza Simoni

Fumogeni, uova riempite di vernice blu e slogan. Una banca imbrattata e un poliziotto ferito al viso da alcune schegge. Doveva essere un corteo pacifico, seppur di protesta alla riforma Gelmini, quello organizzato stamane dagli studenti delle scuole veronesi. Non dovevano esserci scontri, tantomeno feriti. Ma così non è stato. Durante il corteo si sono distinti sei giovani “dissidenti”, ritenuti responsabili dei tafferugli contro la polizia. La lunga fila di trecento ragazzi, partita alle 8e30 da piazzale Porta Nuova, ha proseguito per via Città di Nimes imboccando lo svincolo per piazza Renato Simoni.

Qui i ragazzi sono passati ai fatti: uova colme di vernice scagliate contro le vetrate della Banca dell’Artigianato e dell’Industria al grido di “Così colpiamo una banca simbolo”. Poi un paio di fumogeni gettati a terra, che, accendendosi, hanno alzato alcune schegge, colpendo agli occhi un poliziotto che stava pattugliando il corteo. Non ci hanno messo molto, gli agenti, ad individuare i sei ragazzi, tutti tra i 17 e 19 anni, che sono stati fermati e condotti in questura. Ora attendono l'interrogatorio negli uffici della Digos.

Gli scontri si sono limitati ad un solo episodio che, tuttavia, non ha compromesso lo svolgimento del corteo. All’arrivo in piazza Viviani, prima dell’apertura del comizio, gli organizzatori hanno preso le distanze dai responsabili del gesto: “Non fanno parte della manifestazione. Si sono infiltrati per creare confusione. Sono frange che non riconosciamo all’interno della manifestazione in programma oggi”.

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