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Cronaca Centro storico / Piazza Erbe

Guerriglia urbana in piazza Erbe: arrivano Daspo e divieti per i manifestanti

Identificate dalla Questura come partecipanti agli scontri che il 28 ottobre si sono svolti nel cuore di Verona, per 10 persone sono arrivati i provvedimenti previsti dal "decreto sicurezza bis"

Sono arrivati nuovi provvedimenti per gli episodi di guerriglia urbana che il 28 ottobre sono avvenuti in piazza Erbe, a Verona, al termine di una manifestazione. Dagli uffici di lungadige Galtarossa infatti è arrivata la notizia che il Questore Ivana Petricca ha disposto, tramite la Divisione di Polizia Anticrimine locale, 10 Daspo “fuori contesto” e 10 Divieti di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento, a carico dei medesimi individui, alcuni dei quali sarebbero militanti dei movimenti della destra radicale scaligera. 

La norma

I provvedimenti sono stati emessi sulla base dell'attuale normativa, introdotta dal "decreto sicurezza bis", che, tra le innovazioni più rilevanti, consente di applicare il Daspo per una serie di reati, tra cui associazione di tipo mafioso, estorsione, incendio, rapine, spaccio di stupefacenti e, in ultimo, il reato di rissa.
Dalla Questura infatti spegiano che tale normativa consente l’applicazione della misura di prevenzione nella modalità “fuori contesto”, cioè per la sola commissione del fatto, indipendentemente che questo sia stato commesso in occasione o a causa di manifestazioni sportive.
La pericolosità dell'individuo, in questo caso, viene vagliata dall’unico requisito previsto: la denuncia o la condanna, anche non definitiva, per uno dei reati previsti dalla normativa, per i quali si è proceduto negli ultimi 5 anni.

Il video degli scontri

Indagini e Daspo

Il Questore Petricca dunque ha deciso di procedere con l'emissione di tali divieti, in seguito ai fatti avvenuti lo scorso 28 ottobre nel centro storico della città. Gli scontri sono stati oggetto delle indagini svolte dalla Digos di Verona, che hanno portato alla denuncia in stato di libertà di 10 persone per i reati di «devastazione e saccheggio, per aver lanciato/utilizzato nel corso di manifestazioni pubbliche artifizi pirotecnici o oggetti atti ad offendere, in modo da creare un concreto pericolo per l’incolumità delle persone, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale aggravata, lesioni personali aggravate, per aver preso parte attiva ad una manifestazione in luogo pubblico senza regolare preavviso».
Concluso il relativo procedimento amministrativo, il Questore ha quindi deciso di applicare tali misure ai soggetti identificati tra i circa 300 manifestanti che quella sera hanno tentato di sfondare lo schieramento della Polizia di Stato posto a difesa del Palazzo del Governo, per aprirsi un varco e recarsi sotto la Prefettura, il tutto al termine di una manifestazione non autorizzata. 
In quell'occasione i dimostranti, una volta giunti in piazza Erbe, hanno iniziato a pressare il cordone delle forze dell'ordine per poter entrare in piazza dei Signori, arrivando ad usare la violenza con calci e lancio di sedie e tavoli (presenti all’esterno dei locali pubblici di piazza Erbe), bottiglie, pietre, fumogeni, petardi e bombe carta.
Alcuni di loro tentarono anche di rompere lo schieramento della Polizia creando una barricata con i cassonetti della spazzatura, da utilizzare come riparo, e avanzare verso la Prefettura: la guerriglia proseguì fino alle ore 01 circa del 29 ottobre. Furono 6 gli operatori di polizia a rimanere feriti durante la guerriglia

Tre Daspo (rispettivamente di 8, 5 e 1 anno) contengono la prescrizione dell’obbligo di firma per 3 anni al primo e 1 anno agli altri due, mentre gli altri sette sono Daspo «semplici» e validi per 1 anno. 
Lo stesso divieto di accesso agli esercizi pubblici e ai locali di pubblico trattenimento presenti in piazza Erbe è valido per un anno, mentre tre soggetti all’epoca dei fatti risultavano essere minorenni.

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