È stato ripescato poco le 19 il cadavere del giovane di origini ivoriane, che nel pomeriggio del 6 luglio era stato inghiottito dalle acque del lago nella zona della spiaggia "La Cavalla". Sulle sue tracce si erano messi i sommozzatori di Bologna dei vigili del fuoco, con mezzi acquatici e terrestri, la Guardia Costiera e il 118, ma per lo sfortunato 20enne non c'è stato niente da fare. 
Secondo le primissime ricostruzioni, la vittima si trovava nella zona con alcuni colleghi del campeggio in cui lavorava, quando, nel corso di una piccola escurisione in canoa, avrebbe deciso di fare una nuotata: una volta entrato in acqua però il giovane non sarebbe più riemerso e lì è partito l'allarme, che però non è bastato ad evitare il tragico epilogo.