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Cronaca Valverde / Via della Valverde

Sciopero dei medici del SSN: a Verona, alta adesione ma pochi disagi per i pazienti

Il 16 dicembre i medici del Servizio Sanitario Nazionale hanno incrociato le braccia anche a Verona: i dati di adesione allo sciopero nel veronese

Lo sciopero nazionale indetto dai medici del SSN il 16 dicembre ha visto un'alta adesione tra i medici di base, ma negli ospedali non si sono registrati gravi disagi. I sindacati Anaao e Fimmg dicono che l'adesione a livello nazionale ha sfiorato il 75%, comprendendo medici, pediatri e veterinari del Servizio Sanitario pubblico.

Su L'Arena, i dati sull'Azienda ospedaliera universitaria integrata:

Fra medici e Spta (ossia dirigenza sanitaria, professionale, tecnica e amministrativa quali tecnici, biologi, chimici, dirigenti sanitari non medici) l'adesione alla giornata di sciopero è stata pari all'11,77 per cento. In dettaglio, hanno scioperato 59 medici (pari al 12,69 per cento) e 3 Spta (pari al 4,84 per cento). Delle 46 sale operatorie allestite nelle due sedi ospedaliere, fa sapere l'ufficio stampa dell'Aoui, ne sono saltate 3: chirurgia vascolare, chirurgia plastica e ortopedia. Chiuso infine un solo ambulatorio, di urologia.

Oltre ai dati numerici, su L'Arena il commento di Giovanna Ghirlanda, dirigente medico dell'Azienda ospedaliero universitaria integrata: "La partecipazione è stata superiore ai precedenti scioperi, ma i cittadini non ne hanno risentito. Chi non ha potuto fare visite o esami a breve potrà fare una nuova prenotazione. Per questo sciopero il sindacato si è fatto sentire e l'adesione più alta ne è la testimonianza. Fossi stata in corsia, quasi sicuramente avrei aderito anche io: gli ultimi provvedimenti in ambito sanitario, dall'introduzione dell'orario europeo ai tagli, per non tacere del contratto nazionale che attendiamo da anni meritavano una presa di posizione della categoria".

Più alta l'adesione tra i medici di base. Su L'Arena, la dichiarazione in merito di Lorenzo Adami, segretario provinciale del sindacato Fimm: "Sono rimasti chiusi otto ambulatori su dieci. L'adesione è stata altissima e siamo soddisfatti. Adesso ci aspettiamo che il governo dia un segnale concreto e che soprattutto si renda conto degli errori commessi in nome dei conti. Noi medici di famiglia siamo stati sovraccaricati di compiti impropri che sottraggono tempo ai pazienti. Rischiamo di trascorrere più tempo davanti al computer che a visitare. Tra le ultime incombenze che ci sono state affibbiate, le fatture da inviare all'Agenzia delle entrate. E poi siamo in ritardo con il potenziamento dei servizi del territorio".

Dall'Ulss 20, infine, fanno sapere che i disagi per lo sciopero sono stati davvero contenuti.

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