Medici di famiglia, l'incontro in Regione non è bastato. Sciopero confermato

Erano sedute allo stesso tavolo a Venezia, lo scorso 31 ottobre, eppure pare che abbiano preso parte a due riunioni diverse. Da una parte la Regione Veneto e dall'altra le organizzazioni sindacali dei medici di famiglia. Da una parte l'assessore alla sanità Luca Coletto e il direttore generale Domenico Mantoan e dall'altra Fimmg, Snami, Smi e Intesa Sindacale.

L'unica cosa in cui le due parti sembrano concordare è che l'incontro di martedì scorso si sia svolto in un "clima di collaborazione e di franco confronto". La riunione è stata dunque positiva, ma non abbastanza.

Abbiamo consegnato ai medici un documento che considero una buona base per definire e arrivare a sottoscrivere un accordo complessivo in tempi brevi - ha dichiarato Coletto - Un nuovo incontro sarà necessario per approfondire sul piano tecnico e finanziario la partita dell'informatizzazione degli studi. Fatto questo passaggio, ritengo che l'accordo complessivo possa essere siglato, risolvendo così alcune tensioni.

Sarà dunque interrotta la fase di protesta da parte dei medici di famiglia? La risposta delle organizzazioni sindacali è negativa.

Non siamo arrivati ad un accordo che renda possibile la sospensione dello sciopero già proclamato - si legge una nota sottoscritta dai quattro sindacati regionali - Rimangono ancora molti punti da chiarire sul ruolo dei medici di famiglia, sullo sviluppo delle cure primarie e dell’integrazione ospedale territorio. Per questo, con intatta disponibilità al dialogo e alla risoluzione dei nodi sul tavolo, confermiamo l'inizio della chiusura degli studi dei medici di famiglia e della continuità assistenziale (ex guardia medica) per i giorni 8 e 9 novembre.