rotate-mobile
Cronaca Centro storico / Piazzetta Monte

Scatta il presidio dei lavoratori veronesi davanti alla sede di doBank

Gli stessi sindacati che hanno organizzato la manifestazione, affermano che "lo stato di agitazione del Personale andrà avanti e fra le prossime iniziative vi è anche la richiesta di una convocazione urgente della conferenza dei capigruppo in Consiglio comunale"

Le R.S.A. di doBank-Verona e le segreterie provinciali veronesi di FABI, FIRST/CISL FISAC/CGIL e UILCA hanno organizzato oggi, in occasione dello sciopero nazionale del Personale di doBank e in concomitanza con analoghe manifestazioni organizzate in tutta Italia, un presidio sindacale davanti alla sede legale della Banca, in Piazzetta Monte, 1.
Allo sciopero ha partecipato oltre il 90% dei lavoratori e delle lavoratrici veronesi, con livelli di adesione assai elevati anche nelle altre piazze in cui la banca è presente.

Sono le stesse segreterie provinciali dei sindacati, a dare notizia della manifestazione che si è svolta nella mattinata di lunedì 27 febbraio a Verona. Nella nota diffusa vengono inoltre spiegati i motivi che hanno portato i lavoratori ad incrociare le braccia, oltre ad annunciare che l'agitazione proseguirà nei prossimi giorni. 

Fra i motivi principali dello “stato di agitazione” del Personale (che proseguirà nelle prossime settimane con lo sciopero dello straordinario e delle prestazioni aggiuntive) vi è l'indisponibilità, da parte aziendale, a definire garanzie di lungo termine per rassicurare i dipendenti a fronte delle riorganizzazioni, cessioni ed incorporazioni che proprio in questi giorni la banca sta realizzando.

Infatti, il gruppo doBank, costituito a seguito della cessione di UCCMB da parte di UniCredit ad Avio-Fortress, dopo l’acquisizione del 100% di Italfondiario, ha avviato una rilevante riorganizzazione che sta portando alla creazione/implementazione di alcune nuove società di servizi funzionali al gruppo (doSolutions e doRealEstate), con relativi spostamenti/cessioni di lavoratori.

Per i rappresentanti sindacali aziendali e provinciali, “le recenti rassicurazioni portate dal Presidente di doBank, sig. Castellaneta, alle autorità cittadine sulla permanenza del gruppo a Verona e sulla mancanza di futuri rischi occupazionali nella nostra città non trovano alcuna coerenza con il comportamento tenuto dalla delegazione aziendale nel corso della recente procedura”.

Proprio questo – in mancanza di fatti nuovi – lo stato di agitazione del Personale andrà avanti e, fra le prossime iniziative messe in cantiere dai sindacalisti veronesi, vi è anche la richiesta di una convocazione urgente della conferenza dei capigruppo in Consiglio comunale per denunciare la situazione di forte preoccupazione vissuta dai lavoratori e dalle lavoratrici della banca.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scatta il presidio dei lavoratori veronesi davanti alla sede di doBank

VeronaSera è in caricamento