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Cronaca

Mercoledì sciopero benzina Aci: “Non fate rifornimento”

Sarà mercoledì 6 giugno, l'oramai attesissimo sciopero alla pompa indetto dall'Aci e presentato anche a Verona dall'Automobile Club scaligero

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeronaSera

Sarà mercoledì 6 giugno, l'oramai attesissimo sciopero alla pompa indetto dall'Aci e presentato anche a Verona dall'Automobile Club scaligero lo scorso martedì 29 maggio. In questi sette giorni la situazione è evoluta ulteriormente, soprattutto a causa del terremoto in Emilia Romagna, che ha fatto salire le accise sulla benzina di ulteriori 2 centesimi al litro. È di lunedì il recente commento del ministro all'Ambiete Corrado Clini: “Avevamo bisogno di risorse, non potevamo fare altrimenti”.


Ancora un rincaro per gli automobilisti, arrivati oramai a toccare il fondo del barile. La giornata di mercoledì 6 giugno diventa quindi ora essenziale, non solo per dare un chiaro segnale della presa di posizione degli automobilisti, ma anche per testimoniare che tutte le famiglie italiane hanno bisogno di essere ascoltate, in un momento così delicato.


Fanno riflettere e indignano anche alcune tassazioni sul prezzo del carburante che resistono da più di settant'anni, come gli aumenti d'accisa introdotti per la Guerra in Abissinia (1935), per la crisi di Suez (1956), il disastro del Vajont (1963), l'alluvione di Firenze (1966) e poi ancora i terremoti del Belice, del Friuli e dell'Irpinia, la missione in Bosnia del 1996 e non da ultimo, solo per citarne alcuni, un aumento inserito nel 2011 per far fronte alla crisi libica. Questi più i tanti altri aumenti, fissano il valore d'accisa sul prezzo alla pompa oltre il 64% medio se consideriamo sua la benzina (70,4%) che il gasolio (59,3%).


Ulteriore fonte di scoramento, il fatto che l'Iva viene sostanzialmente pagata per due volte: la prima sul costo del carburante come succede con qualsiasi bene di consumo, la seconda viene versata solo sulle accise. Nell'ottica degli aumenti della tassa dal 20% al 21%, e con tutta probabilità molto presto al 23%, il rincaro per gli automobilisti diventa qualcosa di paradossale e al limite del sostenibile, ammesso che questo limite non lo si sia già superato.


“Siamo estremamente convinti dell'importanza di questa giornata di stop - ha riconfermato Adriano Baso, presidente dell'Automobile Club Verona, - faremo sentire la voce di chi ama l'automobile, ma e soprattutto delle famiglie. Ci auguriamo profondamente che questo appello ottenga la giusta importanza sia sul piano pratico dello sciopero, che su quello istituzionale e formale dell'ascolto e della ricezione di questo importante messaggio. L'Aci ha intrapreso la strada che ho contraddistinto l'ente per tanti anni, quella di farsi portavoce delle necessità e delle esigenze degli automobilisti”.


“Torniamo quindi a ricordare di non fare rifornimento mercoledì 6 giugno” ha concluso Riccardo Cuomo direttore dell'Automobile Club Verona. “Preferibile munirsi di benzina prima o dopo la giornata di stop. Non si tratta di una protesta sterile, ma di un'iniziativa volta a mettere sul piatto le reali necessità di tutti gli italiani e fare in modo che una volta tanto non vengano ignorate. Per far sì che questo avvenga la partecipazione dovrà essere convinta e diffusa”.
 

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