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Mercoledì, 24 Aprile 2024

In fuga dalle bombe, cade e si spezza i polsi: profuga ucraina operata al Magalini

La donna aveva riportato le fratture circa tre settimane fa. L’operazione, complessa, su due segmenti, è stata realizzata in anestesia generale, per un totale di circa tre ore di intervento

È stata operata all’ospedale Magalini di Villafranca la profuga ucraina che si è fratturata i polsi cadendo, mentre correva a ripararsi dai bombardamenti.
L’operazione è stata effettuata dall’équipe del dottor Alberto Costa, Direttore UOC Ortopedia e Traumatologia, e della dottoressa Daria Calderara, Dirigente medico che si occupa di Traumatologia e Chirurgia della mano, con il supporto del dottor Mauro Carlini, Direttore UOC Anestesia e Rianimazione, e del coordinatore infermieristico della sala operatoria Dario Dal Corso.

La paziente ucraina ha riportato le fratture circa tre settimane fa, come ha riferito ai medici dell’ospedale di Villafranca, mentre fuggiva ai bombardamenti, nella città ucraina dove viveva. Immobilizzata con mezzi di fortuna, è arrivata nei giorni scorsi all’attenzione dei medici del Magalini con una frattura bilaterale di polso. Rimaneggiata la frattura, i monconi ossei sono stati posizionati in maniera corretta grazie a delle placche. L’operazione, complessa, su due segmenti, è stata realizzata in anestesia generale, per un totale di circa tre ore di intervento. L’operazione è riuscita e la paziente ucraina, ricoverata al Magalini, sarà dimessa a breve e sarà seguita dall’ULSS 9 Scaligera anche nei prossimi passaggi del decorso post-operatorio.

Drssa Calderara + Dr. Costa_ Foto 3 Villafr 4-2

Il commento della dottoressa Denise Signorelli, Direttore Sanitario Ulss 9 Scaligera: «L’azienda Ulss 9 Scaligera, secondo le indicazioni della Regione Veneto, è fortemente impegnata nell’assistenza ai cittadini che stanno scappando dall’Ucraina. A quasi un mese dall’inizio del conflitto, abbiamo schierato le nostre forze per offrire accoglienza e assistenza sanitaria ai profughi. All’Hub di Isola della Scala offriamo una prima accoglienza, oltre a effettuare tamponi per il monitoraggio Covid-19 e fornire le prime prestazioni sanitarie. Per evitare i cluster di infezione, i positivi al tampone sono ospitati in un Covid hotel. Ai profughi ucraini forniamo la vaccinazione anti-Covid, oltre alle vaccinazioni per bambini. E offriamo prestazioni di urgenza, come nel caso della paziente operata all’Ospedale Magalini di Villafranca, una cittadina ucraina che ha avuto bisogno di ricovero dopo le fratture riportate mentre fuggiva dai bombardamenti».

Le ultime sul conflitto ucraino

L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato la risoluzione proposta sulla situazione umanitaria in Ucraina che chiede "l'immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia, in particolare di eventuali attacchi contro civili", con 140 paesi a favore, 5 contrari e 38 astenuti. A Kharkiv però alcuni missiili sono caduti su una stazione umanitaria e alcuni civili sarebbero morti per degli spari mentre si trovavano in coda per gli aiuti. Una richiesta di "cessate il fuoco" è arrivata anche dalla Nato, il cui intervento per una missione di pace, secondo il premier bielorusso Lukashenko darebbe il via alla terza guerra mondiale. 
Intanto Joe Biden ha promesso a Zelensky un «sostegno crescente, mentre Sanna Marin, premier finlandese, ha messo in guardia: «Abbiamo visto che la Russia non rispetta alcuna legge. Ci possiamo aspettare di tutto dalla Russia».

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