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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Centro storico / Piazza Bra

Emergenza contagio, il sindaco Sboarina: «A Verona applichiamo le misure più restrittive»

Il primo cittadino scaligero fa chiarezza sui divieti: niente jogging o passeggiate, distanza massima di 200 metri da casa per accompagnare fuori gli animali domestici, supermercati, negozi alimentari chiusi la domenica e «si può entrare una persona alla volta per famiglia»

Il sindaco di Verona Federico Sboarina nel corso del consueto punto stampa dedicato all'emergenza coronavirus ha voluto sintetizzare quali siano ad oggi i provvedimenti in vigore da rispettare a Verona, dopo che nella giornata di ieri sono state firmate ordinanze a differenti livelli. Il principio guida, ha spiegato il sindaco, è fondamentalmente uno: vigono le misure più restrittive.

«Applichiamo sempre quelle che sono le norme più restrittive. - ha dichiarato il sindaco di Verona Federico Sboarina - Da ieri vi è il divieto assoluto di fare attività motoria in tutto il territorio comunale. Ci si può muovere a piedi o in bicicletta per le esigenze di stretta necessità, dal lavoro ai motivi di salute. Il jogging non si può fare, così come sono chiusi i parchi e le aree verdi. Gli animali di affezione possono essere portati fuori per le loro esigenze entro un raggio di 200 metri, come stabilito dall'ordinanza della Regione Veneto. Le aree di servizio anche per la somministrazione di cibo e bevande restano aperte solo su autostrade e superstrade. I negozi alimentari, compresi i supermercati, sono chiusi nella giornata di domenica come stabilito dalla Regione Veneto, così come si può entrare nei negozi solo una persona alla volta. Possono rimanere aperte la domenica solo farmacie, parafarmacie ed edicole».

La linea dettata dal sindaco è quindi netta, alla luce in particolare di quelli che sono gli ultimi dati registrati a Verona con il bollettino di oggi che parla di un incremento di 127 nuovi positivi al virus nella provincia scaligera: «I dati di oggi sono figli verosimilmente di quanto avvenuto nei fine settimana passati. - ha detto il sindaco - Bisogna ragionare da comunità, tutti dobbiamo restare a casa. I controlli che facciamo proseguiranno, solo ieri sono state 850 le persone e 205 gli esercizi commerciali monitorati, da oggi le verifiche saranno ancora più estese alla luce delle nuove misure adottate».

In queste ore vi è chi ha avanzato dubbi o perplessità circa quali siano le norme da dover seguire tra quelle stabilite su scala nazionale, quelle a livello regionale (in Veneto come anche in altre regioni d'Italia), piuttosto che a livello comunale. La linea interpretativa (corretta o meno che sia non spetta a noi dirlo, ma eventualmente al governo intervenire facendo chiarezza) espressa dal sindaco e avvocato Federico Sboarina è stata piuttosto chiara nel corso di tutta la conferenza stampa, cioè appunto a Verona si applicano le norme più rigide. In particolare per quel che riguarda l'attività motoria all'aperto e le passeggiate in luogo pubblico il sindaco ha dichiarato: «Prevale l'ordinanza sindacale che inibisce di fare attività motoria su tutto il territorio in quanto provvedimento più restrittivo. La catena dei contagi va spezzata, - ha poi aggiunto il sindaco - e purtroppo questo virus può essere trasmesso anche da pazienti asintomatici, per questo non è accettabile che gli sforzi di molti vengano vanificati da poche persone che non rispettano le regole».

Il primo cittadino scaligero ha quindi specificato ancora una volta che «si deve uscire solo lo stretto necessario. Al supermercato ci si va una persona per nucleo familiare e non si deve usare il pretesto del supermercato o il giro col cane semplicemente per andare fuori di casa, ma solo per fare gli acquisti necessari riempiendo bene il frigo di casa». Un ulteriore commento il sindaco lo ha poi riservato al messaggio di incoraggiamento e solidarietà che Amadeus ha voluto inviare alla città di Verona dove ancora vivono i suoi genitori: «Il messaggio che ci ha mandato Amadeus mi ha fatto molto piacere, - ha spiegato il sindaco Sboarina - è un messaggio molto forte che chiede a tutti di restare a casa, ma anche un messaggio di speranza come quello che abbiamo voluto mandare noi illuminando Palazzo Barbieri con il tricolore: forza Verona, è un momento difficile ma supereremo le difficoltà».

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