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Cronaca

Sanità: quando i cittadini scaligeri si rivolgono al privato

Nuova indagine dell’Osservatorio Sanità UniSalute: oggi i veronesi, che fanno poca prevenzione, scelgono il privato. Per il futuro, con un occhio al portafoglio, propensi a ricorrere al pubblico, che però pare destinato a non offrire risposte adeguate.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeronaSera

Strutture pubbliche o private: a chi si rivolgono i veronesi quando si occupano della propria salute? Questo è l'oggetto dell'ultima indagine realizzata dall'Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza e assicurazione sanitaria, che ha preso in esame alcune delle più comuni visite mediche a cui ci si sottopone chiedendo ai veronesi a chi si fossero rivolti negli ultimi 12 mesi.

Se una precedente ricerca dell'Osservatorio sul Veneto riportava che il 77% dei cittadini preferiva le cliniche private, l'attuale indagine conferma come nella realtà, per alcune delle prestazioni più comuni, i veronesi si rivolgano a questo tipo di strutture; una scelta influenzata anche dalle politiche sanitarie definite a livello locale. Va però evidenziato come siano molti i veronesi che non hanno fatto alcun tipo di controllo medico. L'indagine rileva come nell'ultimo anno il 75% degli intervistati si è rivolto ad un dentista privato. Una scelta obbligata in quanto l'offerta pubblica è prevista solo per specifici casi e fornita esclusivamente ad alcune fasce della popolazione. La conseguenza è che i veronesi devono sostenere questa spesa di tasca propria (nessuno ha dichiarato di averlo fatto attraverso un'assicurazione sanitaria).

Anche in alcuni settori dove l'offerta pubblica è presente, come quello delle visite oculistiche, il privato gioca un ruolo di primo piano: quasi un veronese su due (45%) è stato disposto a spendere rivolgendosi ad uno specialista privato per la salute dei propri occhi. E la percentuale arriva all'86% tra le donne. Interrogate riguardo una visita specialistica quale il controllo ginecologico, il 71% delle veronesi ha dichiarato di averla fatta presso una struttura privata.

L'Osservatorio UniSalute ha infine chiesto ai cittadini di Verona se, in futuro, continueranno a rivolgersi allo stesso tipo di struttura per questi esami e si scopre che l'intenzione è quella di rivolgersi più alle strutture pubbliche. Segnale di una crescente attenzione ai costi, anche per questioni riguardanti la salute. Un tema con cui deve confrontarsi continuamente anche il sistema pubblico che, a causa dei tagli periodici a cui è sottoposto, farà sempre più fatica a fornire quel servizio che i veronesi auspicano. Lo scenario che potrebbe prospettarsi sembra dunque essere, a dispetto di quanto auspicato, quello di un maggior uso delle strutture private e, purtroppo, una crescente disponibilità a rinunciare alle cure per via degli eccessivi costi. In quest'ottica è indispensabile lavorare allo sviluppo e alla diffusione di forme di sostegno ai redditi delle famiglie che possano permettere un maggiore e più esteso riscorso a prestazioni sanitarie da parte dei cittadini. Se la spesa cosiddetta "out of pocket "(cioè sostenuta direttamente dai cittadini) rappresenta l'88% della spesa sanitaria privata, la quota coperta da Fondi nazionali di categoria, Casse aziendali, Mutue e Assicurazioni private è infatti oggi solo del 12% (Fonte: elaborazione UniSalute su dati Relazione generale sulla situazione economica del paese - RGE 24/6/2010).

 

 

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