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Cronaca

Sanità lumaca: tempi (troppo) lunghi anche a Bussolengo e Legnago

Mentre da una parte il trend generale sta migliorando, il monitoraggio annuale dei tempi di attesa delle Usl punta il dito contro Verona

Medici sempre più attenti alle direttive regionali: si evitano visite inutili, quelle meno urgenti possono aspettare. Più "virtuosi" anche i pazienti, che decidono di andare a consultare il medico quando il dolore diventa insopportabile.

Risultato: se nel 2010 tra Usl, Aziende Ospedaliere e Iov si contavano 23 milioni 449 mila 284 visite (ricordiamo che il Veneto conta quasi 5 milioni di abitanti), nel 2011 queste si sono fermate a 22 milioni 664 mila 433, ossia 784 mila 851 in meno, con un calo del 3,3%. I motivi, come detto, sono diversi.

Purtroppo il trend non è positivo ovunque: nella nostra provincia la maglia nera se la aggiudica Bussolengo, mentre Belluno è senza dubbio l'Usl peggiore quanto alle liste d'attesa: è al di sotto della media in tutte e tre le classi, addirittura di 24 punti se si guarda alle visite più urgenti. Aveva la maglia nera anche l'anno scorso ed il numero assoluto delle prestazioni (che in qualche caso può valere da attenuante perché è evidente che è più difficile rispettare i tempi se si erogano oltre un milione di prestazioni l'anno, che non se ci si ferma a 100 mila) non aiuta perché anche in quel caso la città dolomitica sta nella fascia bassa.

Come Belluno, si conferma con pessimi risultati anche Bussolengo, anche se migliora rispetto ai numeri da tregenda del 2010, e con l'Usl 22 risultano fuori media in 2 parametri su 3 anche Feltre, Bassano, Treviso, Verona e Legnago, seppur con una scala di gravità diversa l'una dall'altra.
 

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