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Cronaca

San Pietro e Adro: il sole delle Alpi che scotta

Simboli leghisti in Comune e a scuola: "Si sposta ancora in l il confine della decenza"

E’ il primo giorno d’autunno, ma il Sole delle Alpi splende ancora forte. I leghisti non hanno mai avuto come faro il senso delle istituzioni, ma quest’estate hanno preso proprio un abbaglio e per l’Italia sono tempi sempre più bui. La scuola di Adro è un episodio grottesco, volgare ed allucinante. Se non avessi letto le dichiarazioni deliranti del sindaco, avrei pensato si trattasse di una esilarante parodia del leghismo o di un set per il remake de " Il grande dittatore" di Charlie Chaplin in salsa padana. Ma ormai la realtà supera la fantasia, non c’è più vergogna, ed ogni giorno si sposta un metro più in la il confine della decenza. Il ministro della Pubblica istruzione inizialmente dichiarò: "Il sindaco di Adro ha specificato che il simbolo è stato scelto non perché simbolo della Lega Nord ma perché appartenente all’iconografia del Comune".

E poi aggiungo che mi piacerebbe che tutti coloro che hanno polemizzato in queste ore con il sindaco di Adro lo facessero per coerenza anche le molte volte in cui sono simboli della sinistra a entrare in classe. Non so a quali simboli “di sinistra” si riferisse. Comunque è una risposta che rivela il vuoto assoluto che si cela dietro alla Gelmini. Nemmeno una briciola di senso dello Stato, di abc costituzionale, di decenza. E, se riscaldiamo il vuoto assoluto al caldo Sole delle Alpi otteniamo l’aria fritta, ovvero il pensiero del Sindaco di Adro, secondo il quale: "Il sole delle Alpi non è un simbolo di partito" e "Se il capo me lo dice tolgo i ’solì non domani, ma ieri". Il capo in questione non è quello dello Stato, ma Bossi, l’unica istituzione riconosciuta dal primo cittadino di Adro. Ogni commento è superfluo A San Pietro in Cariano invece il sindaco ha “solo” issato il vessillo padano nel suo ufficio. Un timidone, se paragonato all’indomito collega bresciano. Il municipio però è un luogo istituzionale, dove le bandiere di partito non vanno sventolate. Senso delle istituzioni? Buon gusto? Rispetto per i cittadini di diverso orientamento? Un minimo di decenza? Fate voi.

Ho portato la questione sul tavolo del prefetto di Verona insieme agli amici di San Pietro. Era luglio; ad oggi non abbiamo ancora ottenuto risposta. Ho scritto ancora al prefetto sollecitandola ad intervenire. In caso contrario solleverò il caso in parlamento. Ogni cittadino, ogni sincero democratico deve impegnarsi affinchè la linea della decenza istituzionale non venga spinta ogni giorno un metro avanti. In democrazia la forma è sostanza. Il rispetto degli altri inizia nei luoghi condivisi, come la scuola ed il municipio. Dispiace nel 2010 non poter dare tutto ciò come scontato. Quindi, se serve ribadirlo lo ribadiremo, ad Adrio come a San Pietro, come in ogni altro comune, senza transigere. Il sole, anche quello delle alpi, quando batte troppo forte fa venire le allucinazioni. Forse un bel panama converrebbe anche a certi leghisti. Si facciano consigliare, una volta tanto, dal Presidente Napolitano.

(www.fogliardi.it)

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