Il Comune vuole tassare un suo murales e Cibo comincia a cancellarli

Il carbone è arrivato in anticipo quest'anno per il Comune di San Giovanni Lupatoto. A portarlo non è stata Santa Lucia, Babbo Natale o la Befana. È stato Pier Paolo Spinazzé, writer noto con il nome d'arte di Cibo. Nella sua San Giovanni, aveva abbellito alcuni muri con dei murales raffiguranti del cibo. Uno di questi però è stato interpretato come pubblicità, perché rappresentava una pizza ed era stato fatto vicino ad una pizzeria. Morale della favola, allo street artist è stato chiesto di pagare una tassa sulla pubblicità. Indignato, Cibo ha promesso di cancellare le sue opere. Promessa che in questi giorni sta mantenendo.

Comincio a cancellare a seguito della volontà del comune lupatotino di applicare una tassa sulle mie opere - ha scritto Pier Paolo Spinazzé su Facebook - Usiamo questa infame opportunità per fare vedere come un cittadino si prende cura del suo paese, anche a dispetto dell'amministrazione che parla più al portafogli che al cuore. Se siete così attenti alle scritte sui muri, perchè non fate il vostro lavoro e pulite un po' la città e punite chi la rovina, oppure celtiche, svastiche, leoni e porcheria van bene? Grazie giunta Gastaldello per togliere il sorriso ad un paese e non promuovere la cultura nel suo senso più libero! Al prossimo sarò più amaro e io sono in strada con la gente, non nel castello con le carte. Nessuna scusa, nessuna resa!

E insieme a queste parole ha accompagnato un video in cui mostra il suo lavoro di copertura di una sua opera, una fetta di torta realizzata nel 2015. Al tempo stesso però sullo stesso muro copre anche degli imbrattamenti, disegnandoci sopra dei pezzi di carbone.

Due i messaggi inviati all'amministrazione. Sul rettangolo nero che copre la sua torta, Cibo ha scritto "No tasse sull'arte". Sotto ai pezzi di carbone ha scritto "Quest'anno carbone, canaglie".