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Cronaca San Bonifacio / Piazza Costituzione

San Bonifacio, pulmino lascia a piedi i bambini: le motivazioni dei conducenti

Mercoledì 14 ottobre, i pulmini scolastici di San Bonifacio non sono passati per le dimissioni di 7 conducenti che ora si difendono dagli attacchi e spiegano il loro gesto

Nella mattina del 14 ottobre, i pulmini che effettuano il servizio di trasporto scolastico a San Bonifacio non sono passati e i bambini non si sono potuti recare a scuola. Questo è avvenuto per le dimissioni di 7 conducenti di Intercoop che offre il servizio al Comune. Adirato il sindaco Provoli e la stessa società aveva promesso di muovere un'azione legale contro i 7 dipendenti, che però ora intendono difendersi e illustrare le motivazioni del loro gesto.

Su L'Arena, si riporta una nota inviata da un'ex lavoratrice di Intercoop: "Tanto il Consorzio quanto il Comune era-no a conoscenza dei problemi che da tempo segnalavamo. Ricadendo ancora nel periodo di prova, non eravamo obbligati al preavviso. Ciò nonostante martedì abbiamo inviato una raccomandata al Consorzio, anticipata via fax, nel pomeriggio. Toccava al Consorzio avvisare il Comune. Siamo persone responsabili e rischiamo la denuncia penale per sovrannumero in autobus e di conseguenza il ritiro della patente: lo sapevano tanto i genitori quanto il Comune, che non aveva ancora un database aggiornato con gli iscritti. Ci stavano proponendo contratti dimezzati a fronte di un carico di lavoro e responsabilità superiore a quello degli anni passati e sebbene nel capitolato non fosse previsto un ribasso nello stipendio dei lavoratori. Sui bus per medie ed elementari non ci sono assistenti e il controllo sta in capo agli autisti. Non c’è mai stato un referente del Consorzio sul territorio, siamo andati avanti in autogestione per un mese sentendoci invitare dal Consorzio a far pressioni sul Comune per risolvere il problema del sovrannumero".

Sempre su L'Arena, la replica del legale rappresentante di Intercoop: "Il fax? Non lo abbiamo ricevuto e la raccomandata è arrivata mercoledì mattina, quando già il Comune di San Bonifacio ci aveva chiamato. Io sono allibito, e credo anche la Cgil che mi risulta non sapesse nulla perché con le rappresentanze sindacali dei lavoratori era già stato raggiunto un accordo per il lato economico ed eravamo a un passo dal chiuderlo. Riguardo la figura degli assistenti a bordo, era il bando che prevedeva l’obbligo solo sugli scuolabus delle materne: la responsabilità è quella connaturata al tipo di lavoro. Per quanto concerne il sovraffollamento, che stavamo cercando di risolvere, i lavoratori sanno che era in programma l’inserimento di un ulteritore pulmino a partire dalla settimana prossima. Respingo pure l’accusa d’aver in qualche modo abbandonato i lavoratori perché l’azienda ha condiviso con loro la scelta di uno di essi come referente. Con bancomat, condizioni per operare e officina convenzionata".

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