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Cronaca Centro storico / Via Giuseppe Mazzini

Saldi estivi 2015, è flop: per adesso il caldo torrido spegne la voglia di shopping

I saldi a Verona non stanno procedendo molto bene, forse per le alte temperature che invogliano le persone a stare a casa e a non andare per negozi. 40% in meno di clienti rispetto al 2014

Dopo un inizio incoraggiante, i saldi estivi 2015 a Verona stanno subendo una battuta d'arresto. Il caldo torrido di questa prima settimana di sconti sembra aver affossato gli affari dei negozi già massacrati dalla crisi. Con le temperature così alte, poche persone si sono recate nel centro di Verona per fare acqusti. Almeno questo è quanto dichiarati commessi e titolari dei negozi del centro storico.

"Ci aspettavamo molto più movimento: abbiamo avuto circa duemila ingressi in meno al giorno rispetto allo scorso anno, probabilmente perché in molti sono stati frenati dal caldo. I clienti sembrano prediligere la merce non in saldo: stiamo cercando di capire il motivo, forse perché nel nostro negozio ci sono già molte promozioni tutto l'anno". Queste le parole di Siliva Puliero di Tezenis, in via Mazzini, riportate su L'Arena. Poco soddisfatta anche la titolare di Motivi, Arianna Franconieri: "Questa settimana abbiamo registrato circa il 40 per cento di ingressi in meno, soprattutto all'inizio della settimana: da giovedì, quando si è alleviato un po' il caldo, abbiamo ripreso a lavorare. Quest'anno abbiamo notato molti stranieri attenti ai prezzi, che però hanno preferito acquistare la merce non in saldo della nuova stagione, forse perché non trovavano appetibile la percentuale di sconto".

Dunque, nonostante i saldi, sembrano aver più appeal i capi a prezzo pieno. Forse gli sconti non hanno più la forza di una volta. La conferma arriva da Graziella Basevi di Confcommercio, che su L'Arena dichiara: "Sicuramente il caldo ha peggiorato la situazione, ma il problema vero è che i saldi hanno perso il loro appeal: ci sono molti negozi, infatti, che fanno promozioni tutto l'anno. I clienti non aspettano più le svendite estive per acquistare: il rito del saldo, probabilmente, era già stato consumato prima di iniziare. Forse si contava su una percentuale di sconto più alta: era l'unico modo per differenziare questo momento dal resto dell'anno, proponendo ad esempio il 50 per cento in meno, invece del 20".

Con gli anni i saldi sono cambiati e hanno perso il proprio monopolio sugli sconti, perciò ogni anno sempre meno persone ne approffitano.

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