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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Autostrada A4

Beccati a rubare su un camper in autostrada: due ricercati, uno arrestato

I filmati delle telecamere di sorveglianza hanno permesso agli agenti intervenuti di individuare il veicolo dei ladri e di identificare anche quelli che sono riusciti a tagliare la corda

È stato quel dettaglio a convincere gli agenti che era il caso di controllare che tutto fosse in ordine e che poi gli ha permesso di identificare gli autori del furto. 
Erano le 3 della notte del 20 giugno, quando una pattuglia della Sottosezione autostradale di Verona sud, mentre perlustrava l’area di servizio San Giacomo Est sull'autostada A4, ha notato che l'unico camper parcheggiato nella zona aveva la portiera del lato guida aperta. Gli agenti allora hanno deciso di accostare con l'auto di servizio sul lato sinistro del mezzo, immatricolato in Croazia, e proprio in quel frangente due uomini sono usciti in fretta e furia dal veicolo, iniziando a scappare in direzioni diverse. 
I poliziotti allora si sono lanciati al loro inseguimento, riuscendo a bloccarne uno, K. Z. di 34 anni croato di nascita e residente in Bosnia, mentre il complice è riuscito a dileguarsi, probabilmente attraversando a piedi la carreggiata autostradale. 

Sul camper la cui porta era stata forzata, c'erano quattro giovani di nazionalità croata che stavano riposando e che non si erano accorti della "visita poco gradevole" dei due malviventi. Un rapido controllo poi ha permesso di appurare che i ladri erano riusciti a far sparire un borsello con all'interno 1000 euro e 1100 Kune. 
Le indagini quindi hanno subito preso il via acquisendo le immagini registrate dalle telecamere installate nell’autogrill, che hanno permesso di individuare l’autovettura utilizzata dagli autori del furto: i banditi infatti avevano raggiunto l'area di sosta a bordo di una Fiat Punto di colore nero con targa bosniaca. I filmati hanno permesso anche di identificare i complici dell'uomo arrestato, che sono tuttora ricercati. 

K.Z. intanto, il 21 giugno è comparso in aula presso il Tribunale di Brescia, che con rito direttissimo ha convalidato l'arresto condannandolo ad 1 anno e 8 mesi, con pena sospesa. 

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