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Cronaca Veronetta / Lungadige Re Teodorico

Beccato a rubare da un'agente, si ribella e lo colpisce: topo d'auto in manette

Il poliziotto doveva iniziare di lì a poco il proprio turno, quando ha visto un uomo in Lungadige Re Teodorico con il busto nell'abitacolo di un'auto parcheggiata, decidendo così di fermarsi a controllare

Un topo d'auto è finito in manette nella notte di lunedì, per mano di un poliziotto della Squadra Volanti che si stava recando in Questura per iniziare il proprio turno di lavoro. 
L'agente stava percorrendo Lungadige Re Teodorico a bordo della propria autovettura, quando ha notato un uomo con il corpo proteso all’interno dell’abitacolo di una Jeep Renegade. Il poliziotto quindi ha immediatamente rallentato la marcia e con una manovra di inversione ha raggiunto l’auto in questione, soprendendovi all’interno un ladro che vi stava rovistando all’interno, infilando nel suo borsone alcuni indumenti ed oggetti.
Alla domande dell'uomo, che peraltro era in uniforme visto che di lì a poco avrebbe iniziato il servizio di Volante, il malvivente subito ha risposto che il veicolo era di sua proprietà, per poi sferrare un violento pungo al petto del poliziotto facendolo cadere al suolo.
Il ladro a quel punto ha cercato la fuga che però è durata solamente 300 metri, visto che è stato bloccato da una Volante precedentemente avvisata con il proprio telefonino dall'agente, che nel frattempo si era già rialzato e lanciato all'inseguimento. Durante queste concitate fasi però, il ladruncolo si era liberato di qualcosa che teneva in mano, lanciandola nel sottostante fiume Adige.
Una volta fermato, il criminale ha anche provato ad opporre resistenza alla Volante, aggravando così la sua posizione. I successivi accertamenti infatti hanno permesso di rinvenire e sequestrare la refurtiva, che consisteva in una giacca Barbour, una scatola contente alcune medaglie in argento ed un kit di pronto soccorso.
Contattato il proprietario del veicolo preso di mira, questi ha riconosciuto la refurtiva come propria, denunciandone quindi il furto.
Martedì mattina si è svolta l’udienza di convalida della misura precautelare con l’udienza per direttissima, che ha visto il differimento al prossimo dicembre del processo a carico dell'arrestato, un calabrese di 49 anni, con alle spalle precedenti penali e di polizia. L'uomo dovrà rispondere delle accuse di rapina impropria, lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, e attenderà l'inizio del procedimento penale in carcere. 

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