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Martedì, 26 Settembre 2023
Cronaca

Ruba le carte di credito al vicino di letto d'ospedale intubato e alla compagna: arrestato

Tra prelievi e pagamenti si sarebbe appropriato di circa 5 mila euro, ma i carabinieri sarebbero riusciti a tracciare le sue mosse, dopo aver ricevuto la denuncia da parte della moglie del suo compagno di stanza a Borgo Trento e della sua stessa compagna

Furto aggravato ed indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento. Sono queste le accuse che hanno portato all'arresto di un uomo da parte dei carabinieri della stazione di Parona Valpolicella, in seguito all'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip di Verona su richiesta della locale Procura della Repubblica. 
I militari infatti sarebbero riusciti a dare un'identità alla persona che da qualche mese si dava alla pazza gioia con prelievi di contanti e pagamenti indiscriminati tra gioiellerie, negozi di elettronica e attività commerciali varie, per un valore complessivo di oltre 5 mila euro. Il tutto, ovviamente, utilizzando carte di credito non sue

Le indagini hanno preso il via in seguito alla denuncia presentata dalla moglie di un uomo, che all'epoca era ricoverato ed intubato all'ospedale di Borgo Trento. La donna infatti si era resa conto che qualcuno si era appropriato di tutte le carte di credito che il marito aveva portato con sé nel borsello custodito nella stanza d’ospedale e che, con le stesse, erano stati effettuati ingenti pagamenti proprio nei giorni in cui il coniuge era allettato. Da lì, i militari di Parona hanno iniziato a mappare tutti i punti in cui erano state effettuate le operazioni indebite. Dalla visione delle immagini di videosorveglianza sarebbero pian piano emersi i primi elementi indiziari nei confronti di un uomo che, oltre ad essere già noto alle forze dell’ordine, era stato ricoverato nella stessa stanza del derubato, durante il periodo di degenza di quest’ultimo.

Durante l'attività investigativa, un'altra denuncia è giunta ai carabinieri, questa volta proprio dalla compagna del sospettato, che denunciava l’uomo per averle sottratto, mentre dormiva, la propria carta postepay con cui erano state effettuate varie operazioni di prelievo. Ma, nonostante il deferimento, l'individuo avrebbe continuato con questa attività, venendo sorpreso anche dal direttore di un negozio mentre tentava di impossessarsi di alcuni capi di abbigliamento, dopo averne tolto la placca antitaccheggio con un tronchese ed una forbice.

Oltre a questi elementi, l'uomo, che già era sottoposto all’obbligo quotidiano di presentazione alla polizia giudiziaria, sarebbe stato riconosciuto nei fotogrammi dai carabinieri e dai medici che in quel periodo lo avevano in cura in ospedale, venendo incastrato da alcuni dettagli che farebbero inconfutabilmente ritenere si trattasse di lui, come la vistosa fasciatura al braccio che è solitamente applicata ai degenti in ricovero e il monopattino con cui era stato notato girare in ospedale, il quale è risultato identico a quello acquistato con una delle carte rubate. 

Un quadro, quello emerso, che ha permesso al gip del tribunale di Verona di emettere la misura di custodia cautelare in carcere a carico del 37enne. 

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