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Voucher, Cgil contraria. Rotta: "Non tornano. Colmiamo vuoto normativo"

La deputata veronese del PD ha firmato un emendamento approvato in commissione per l'introduzione di un nuovo strumento per regolamentare il lavoro occasionale

"L'abolizione dei voucher, che doveva eliminare l'uso distorto di questo strumento, ha finito per produrre un vuoto normativo che lascia nell'irregolarità tante piccole prestazioni lavorative occasionali". Risponde indirettamente così la deputata veronese PD Alessia Rotta alla manifestazione organizzata da Cgil Verona venerdì 26 maggio davanti alla Prefettura contro la reintroduzione dei voucher, su cui il governo è al lavoro.

"Ci siamo impegnati a trovare una soluzione per rispondere al problema degli abusi, senza lasciare inascoltate le necessità espresse da imprese, associazioni e famiglie - ha fatto sapere Rotta - Ci siamo impegnati a farlo in tempi brevi perché il lavoro nero non piace a nessuno e non può essere tollerato".

Un emendamento che porta anche la firma di Alessia Rotta è stato approvato in Commissione alla Camera e propone l'introduzione di un nuovo strumento contrattuale per il lavoro occasionale. "Voglio essere chiara - conclude Rotta - i voucher sono stati aboliti e non torneranno. Stiamo parlando di uno strumento nuovo, totalmente tracciabile, che consentirà di effettuare i pagamenti solo sulla piattaforma Inps (al contrario dei voucher che si potevano comprare in tabaccheria) e con un tetto all'utilizzo di 5 mila euro annui. Ci saranno limiti anche per le categorie di fruitori: non potranno utilizzarlo aziende con più di 5 dipendenti assunti a tempo indeterminato. Con questo provvedimento il governo si assume la responsabilità di regolare il lavoro occasionale, tutelando tutti i soggetti coinvolti dalle imprese ai lavoratori".

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