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Cronaca Centro storico / Piazza Erbe

Rissa di piazza Erbe, minacce alla polizia: «Sono un camorrista, ve la farò pagare sbirri di...»

È quanto avrebbe urlato nei confronti delle forze dell'ordine, intervenute il 30 aprile nel cuore di Verona, il 25enne finito in manette. Parole che sono valse l'accusa di minacce a pubblico ufficiale, ma sulle quali la Questura non aprirà un fascicolo

«Sono un camorrista, ve la farò pagare sbirri di...», sono le parole che il 26enne di Pozzuoli avrebbe rivolto alle forze dell'ordine, che lo hanno arrestato nella serata di venerdì in seguito alla rissa scoppiata in piazza Erbe a Verona, il cui video ha fatto il giro del web e dalla quale sono partite una serie di polemiche sulla sicurezza in città
Il provvedimento nei confronti del giovane è stato convalidato dal giudice, che nei suoi confronti non ha disposto alcuna misura e rinviato l'udienza a suo carico al gennaio 2022, quando l'indagato sarà chiamato a rispondere di "lesioni finalizzate alle resistenza a pubblico ufficiale", nonché di "oltraggio e minacce a pubblico ufficiale".
Frasi quelle pronunciate dall'arrestato, che alle spalle ha precedenti in materia di stupefacenti e reati contro il patrimonio, che gli sarebbero valse l'accusa di "minacce a pubblico ufficiale", mentre la Questura informa che non sarà aperto un fascicolo di "approfondimento" sue esternazioni, ma che il soggetto sarà attenzionato dagli uffici di lungadige Galtarossa
Il 25enne aggredito venerdì sera invece, originario della provincia di Campobasso, non ha subito lesioni gravi e la denuncia dunque non partirà d'ufficio, ma spetterà a lui decidere se presentarla. 

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