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Cronaca Borgo Trento / Piazza Arsenale

Riqualificazione dell'Arsenale, dietrofront sul Project Financing: si torna al bando pubblico?

L'amministrazione comunale di Verona starebbe pensando di assegnare la rivalutazione dell'ex Arsenale asburgico con un tradizionale bando pubblico, dopo aver insistito per seguire la via del project financing

Tra i progetti rimasti in sospeso da tempo c'è la riqualificazione dell'ex Arsenale asburgico. A inizio settembre, il sindaco Flavio Tosi aveva sollecitato la società Rizzani de Eccher a consegnare un piano per il project financing, via scelta per la realizzazione del progetto. Ora, a due mesi di distanza, l'amministrazione comunale sembra essere intenzionata a voltare le spalle al project financing per adottare invece un tradizionale bando pubblico.

Come segnala L'Arena, l'intenzione sarebbe di indire un bando pubblico di gara per scegliere il soggetto privato che si occuperebbe della riconversione dell'ex complesso militare, potendo gestire una parte della struttura; il resto rimarrebbe in mano al Comune. A quanto pare, ora questa soluzione farebbe risparmiare tempo e denaro rispetto al project financing. Tuttavia, il 2 novembre, i rappresentanti della Rizzani de Eccher e dello studio Contec si sono presentati a Palazzo Barbieri per confermare che il nuovo piano aggiornato di Project Financing sarebbe in arrivo. Il primo piano presentato non era più praticabile per l'amministrazione comunale, in particolare per quanto riguardava i tempi di concessione della gestione del complesso da parte dei privati.

Sulla questione è intervenuto anche il Partito Democratico veronese, che intende presentare una mozione in consiglio comunale. In una nota stampa, i consiglieri Pd Michele Bertucco ed Elisa La Paglia dichiarano:

Dopo aver speso anni a decantare le virtù del project financing, presentato come la quintessenza del partenariato pubblico-privato, ritenuto sbrigativo, efficiente e soprattutto “a costo zero” per il pubblico, ora l'amministrazione rimescola le carte in tavola virando verso il tradizionale bando pubblico che sostiene essere più “veloce” ed “economico”. Ci permettiamo un suggerimento: lo stato confusionale della giunta non cesserà fintanto che continuerà ad anteporre il metodo al contenuto. In altre parole: prima di pensare a come realizzare il recupero dell'Arsenale occorre chiedersi cosa vogliamo che diventi dentro. Questo implica necessariamente il confronto con la città e con il Consiglio comunale. Il project, che altro non è che una proposta pre-confezionata studiata a tavolino dal privato a proprio uso e consumo, può dare l'illusione di saltare questi passaggi ma alla fine si rivela inefficace perché non risponde ai bisogni della città. Invitiamo pertanto la maggioranza (o quel che ne resta) a votare la mozione sottoscritta da tutte le minoranze (primo firmatario il consigliere Pdl Daniele Polato) per “la costituzione di una Commissione Temporanea denominata 'Arsenale di Verona' che approfondisca tutte le tematiche relative a questo straordinario monumento coinvolgendo tutte le competenze interne all’Amministrazione Comunale ed esterne per individuare una soluzione che porti al recupero dello stesso garantendo il pubblico utilizzo”. Basta chiacchiere, basta annunci, si cominci a lavorare seriamente cercando di recuperare almeno in parte il troppo tempo perduto!

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