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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Anche la Camera Penale di Verona protesta con l'astensione dalle udienze

Una protesta di due giorni per chiedere l'attuazione della riforma dell'ordinamento penitenziario, approvata dal Consiglio dei Ministri, ma bloccata in Parlamento

L'approvazione rapida della riforma dell'ordinamento penitenziario. È ciò che chiede l'Unione delle Camere Penali Italiani che ha proclamato per ieri e oggi, 2 e 3 maggio, l'astensione dalle udienze. Alla protesta ha aderito anche la Camera Penale di Verona che oggi ha organizzato una tavola rotonda proprio per approfondire i contenuti delle riforma non ancora attuata. 

La riforma dell'ordinamento penitenziario è necessaria - scrive il presidente della Camera Penale di Verona Claudio Avesani, insieme agli altri presidenti delle Camere Penali venete - Il fine è potenziare la tutela dei diritti dei detenuti e l'accesso alle misure alternative al carcere, per garantire al contempo il reinserimento dei detenuti, la sicurezza della collettività e le vittime del reato. Le misure alternative al carcere costituiscono il più efficace strumento per abbattere la recidiva, ottenendo anche un risparmio economico rispetto alla pena detentiva.

Il progetto di riforma ha mosso i primi passi dal 2013, anno in cui l'Italia è stata condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo per l'inadeguatezza del suo sistema penitenziario, che non risponde ai principi della Costituzione e non è degno di un paese civile e democratico. Tra il 2015 e il 2016 si sono tenuti gli Stati Generali dell'Esecuzione Penale in cui è stato redatto un documento che nelle intenzioni dovrebbe essere la parte sostanziale della riforma. Una riforma che punta ad un uso più attento e maggiore delle misure alternative al carcere, ad una revisione dell'assistenza sanitaria penitenziaria, al reinserimento sociale e ad un maggior utilizzo della giustizia riparativa. Nel 2018 il testo della riforma è stato approvato dal Consiglio dei Ministri ed è stato inviato alle Camere dove il suo iter si è bloccato. E per sbloccarlo l'Unione delle Camere Penali ha protestato, astenendosi ieri e oggi dalle udienze.

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