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Cronaca San Zeno / Corso Castelvecchio

Le tele di Castelvecchio sono a casa. "Bella giornata per Verona e l'Italia"

Le 17 opere d'arte rubate quasi 400 giorni fa hanno fatto il loro rientro e dal 22 dicembre sarà possibile ammirarle di nuovo nel museo

"Una bella giornata per Verona e per l'Italia", così ha esordito il ministro Dario Franceschini al suo arrivo all'aeroporto Catullo di Verona, riportando a casa le 17 opere d'arte rubate quasi 400 giorni fa al Museo di Castelvecchio. Nella mattinata di oggi, 21 dicembre, la cerimonia di riconsegna dei quadri è avvenuta a Kiev, dove le opere erano state custodite e anche messe in mostra dopo il loro ritrovamento sul suolo ucraino. Questo pomeriggio, intorno alle 18, all'aeroporto è atterrato il volo di stato con cui i quadri sono stati riportati in Italia e subito dopo i protagonisti di questa vicenda hanno rilasciato i loro commenti, a partire proprio da Franceschini.

"Un tentativo difficile - ha detto Franceschini - per alcuni aspetti anche disperato. Il timore era quello di non poter più rivedere queste opere, che fossero perse per sempre. Invece, le abbiamo riportato in Italia intatte, grazie all'opera ben coordinata di forze dell'ordine e magistratura. Una storia brutta che è diventata una bella storia".

La felicità di tutti i veronesi è stata espressa del primo cittadino Flavio Tosi. "Per chi l'ha vissuta, questa vicenda è sembrata eterna - ha detto il sindaco - E invece si è conclusa in tempi relativamente brevi se si confrontano con altri casi del genere. Merito anche della cooperazione internazione e del lavoro svolto da tutti per il raggiungimento di questo obiettivo. Il curatore del museo Ettore Napione ha imballato le opere una per una, come se fossero dei figli. Domani mattina (22 dicembre), penso dalle 10.30, sarà possibile ammirarle di nuovo a Castelvecchio".

Il comandante dei Carabinieri Fabrizio Parrulli ha parlato di un successo operativo e giudiziario e ha ringraziato anche le autorità moldave che hanno dato un contributo fondamentale per identificare il punto in cui si trovavano nascoste le opere.

"Ho avuto l'onore di coordinare delle professionalità elevatissime - ha dichiarato Gennaro Ottaviano, il sostituto procuratore a cui era stata affidata l'indagine - Un lavoro che ha richiesto uno sforzo enorme da parte di tutti per il raggiungimento del risultato. Non ci sono state gelosie, ma tutti hanno capito che l'importante era riportare a casa i quadri e condannare i colpevoli. E ci siamo riusciti".

Durante la cerimonia è stato sottolineato a più voci dell'importanza anche delle condanne esemplari che sono state inflitte a coloro che hanno commesso la rapina. E proprio su questo tema, il ministro Dario Franceschini ha annunciato che venerdì prossimo 23 dicembre porterà in consiglio dei ministri la proposta per creare una nuova tipologia di reati specifici per chi mette a rischio, deturpa o priva i cittadini del loro patrimonio artistico e culturale. "Un inasprimento delle pene doveroso", ha detto il ministro.

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