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Cronaca

Riciclaggio e traffico illecito di rifiuti, 7 arrestati

Il Gruppo Scotti di Pavia nel mirino dei pm. Impianto sequestrato: prodotti contaminati in Veneto

Giorgio Radice, presidente del consiglio di amministrazione della Riso Scotti Energy, una delle società della galassia del gruppo Riso Scotti, è agli arresti domiciliari nell'ambito di una inchiesta della procura di Pavia su traffico illecito di rifiuti e produzione illegale di energia da rifiuti. L'operazione denominata "Dirty Energy" è stata condotta dal Corpo forestale di Milano e rappresenta il bilancio di un anno e mezzo di indagini.

L'inchiesta conta dodici indagati, sette le persone destinatarie di una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Il Corpo forestale ha eseguito 60 perquisizioni, sequestrando un impianto di "coincenerimento" e 46 automezzi per un giro d'affari stimato di quasi 30 milioni di euro nel solo periodo 2007-2009. Oltre all'arresto di Giorgio Radice, l'Autorità giudiziaria ha disposto il sequestro preventivo dell'impianto di coincenerimento della Scotti Energy a Pavia, situato in via Angelo Scotti, e la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Massimo Magnani, direttore tecnico dell'impianto,  Giorgio Francescone, consigliere delegato e responsabile dell'impianto, Cinzia Bevilacqua, impiegata amministrativa dell'impianto, Marco Baldi, direttore del laboratorio di analisi chimiche Analytica S.r.l. di Genzone, Silvia Canevari, tecnico responsabile del laboratorio Analytica, Alessandro Mancini, intermediario e Amministratore Unico della Mancini Vasco Ecology S.r.l. di Montopoli in Valdarno (Pisa).

Dalle indagini svolte è stato possibile accertare il coinvolgimento di diversi impianti di trattamento dei rifiuti provenienti dal circuito della raccolta urbana, dall'industria e da altre attività commerciali dislocate in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana e Puglia, impegnando oltre 250 Forestali su tutto il territorio. Ombra delle vicende della Riso Scotti Energy potrebbe coinvolgere anche Verona: nell'impianto tremovalorizzatore di Ca' del Bue sono attive le linee per la preparazione del Cdr, il combustibile che serve per la produzione di calore e che veniva smaltito nella stessa azienda di Pavia.

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