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Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Chiesto un anno e mezzo di carcere per il padre di Farah Tanveer

La giovane, che studiava a Verona, era stata al centro di un caso internazionale con il Pakistan. Il papà è a processo per i presunti reati commessi nel nostro Paese: maltrattamenti e sequestro di persona

Il pubblico ministero Susanna Balasini ha formulato la richiesta di pena per il padre di Farah Tanveer, la ragazza di origini pakistane che studiava a Verona e che sarebbe stata maltrattata e sequestrata proprio dal suo genitore. Per l'uomo, accusato appunto di maltrattamenti e sequestro di persona, il pm ha chiesto un anno e mezzo di carcere, come riportato da TgVerona.

Il padre di Farah è stato rinviato a giudizio lo scorso ottobre e la ragazza, da poco 21enne, si è costituita parte civile contro di lui. I fatti imputati all'uomo risalgono al settembre del 2017, quando a Farah sarebbe stato impedito di uscire di casa per tre giorni. In questo modo, il papà della giovane voleva impedire alla figlia di avere rapporti con il fidanzato italiano.

Farah Tanveer aveva denunciato anche altri reati. Secondo lei, la famiglia l'avrebbe tenuta segregata anche in Pakistan, dove avrebbe subito anche un aborto forzato. In quell'occasione, Farah fu liberata dalla polizia locale di Lahore e poi riportata in Italia. I presunti reati, però, sarebbero stati commessi in un paese straniero e quindi non perseguibili in Italia.

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