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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Restituita alla citt una storica tela di Ligozzi

Terminato il restauro della Consegna delle chiavi di Verona al doge Michele Steno nel 1405

Stamattina nella Loggia di Frà Giocondo del palazzo Scaligero l’assessore alla Cultura e ai Beni ambientali Marco Ambrosini ha restituito alla città la tela di Jacopo Ligozzi: “Consegna delle chiavi di Verona al doge Michele Steno nel 1405”. Erano presenti l’assessore alla Cultura del Comune di Verona Erminia Perbellini, la restauratrice Francesca Mariotto, il soprintendente ai Beni artistici e storici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, Fabrizio Magani, il presidente della fondazione Monte dei Paschi di Siena Gabriello Mancini, il segretario generale di Fondazione CittàItalia Ledo Prato, il dirigente dei Musei d'Arte e Monumenti - Museo di Castelvecchio Verona Paola Marini.

Il quadro, di dimensioni 6,5 metri per 3.50 e di proprietà del Comune di Verona, torna ad essere esposto nella Sala della Loggia del consiglio provinciale dopo il restauro iniziato lo scorso maggio, promosso dalla Fondazione CittàItalia con il contributo della Provincia di Verona e della Fondazione Monte dei Paschi di Siena. La restituzione del quadro restaurato avviene nell’ambito delle “Giornate dell’Arte – VII Campagna di raccolta fondi per il restauro dei beni culturali a rischio”, dal 20 al 26 settembre 2010, a testimoniare che l’impegno e collaborazione fra le istituzioni pubbliche e le fondazioni private possono raggiungere obiettivi significativi. Il restauro è infatti stato portato a termine anche grazie ai fondi raccolti nel corso della passata edizione delle Giornate dell'Arte.

Un’opera di grande valore storico ed artistico, una delle più belle a Verona dell’artista Jacopo Ligozzi, pittore, miniatore ed intagliatore nato nella città di Verona. Il dipinto, dedicato alla fedeltà di Verona a Venezia al momento della sottomissione alla Repubblica Veneta nel 1405, è stato realizzato a Firenze e inviato a Verona nel 1619. Le operazioni di restauro sono state eseguite dalla restauratrice Francesca Mariotto insieme a quattro collaboratrici restauratrici, sotto la direzione dei Musei d’Arte e Monumenti della Città di Verona nella persona di Paola Marini, del soprintendente Fabizio Magani, dell’ispettore Fabrizio Pietropoli e della soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle Province di Verona, Rovigo e Vicenza.

Visibilmente emozionato Ambrosini: ”Oggi è un giorno importante per la nostra provincia perchè viene restituita alla città una tela bellissima che ornerà la Sala Consiliare che avrà così ancora più lustro e prestigio. Il restauro è stato finanziato dalla Provincia di Verona e dalla fondazione Monte dei Paschi di Siena che, tramite la fondazione CittàItalia promotrice del recupero, ha potuto riportare all'antico splendore il magnifico dipinto. Questa operazione rappresenta il segno tangibile e concreto del rapporto di collaborazione stretto tra Comune, Provincia, fondazione CittàItalia e fondazione Monte dei Paschi di Siena”.

E' un momento solenne per tutta la città di Verona – ha detto la Per bellini alzandosi addirittura in piedi prendendo la parola -, la bellezza del quadro toglie il fiato ed è pura commozione quella che mi coglie ora, mentre osservo il dipinto. Il restauro è stato difficile e impegnativo, ma grazie al prezioso lavoro dei restauratori diretti da Francesca Mariotto, l'opera di Jacopo Ligozzi è ritornata a splendere. Il Comune di Verona è lieto di concedere la possibilità di esporre la tela di Ligozzi nella sala consiliare del Palazzo Scaligero della Provincia, dove potrà essere ammirata dai membri della giunta e dai consilieri”.

Un soddisfatto Ledo Prado ha detto: “Oggi è un giorno memorabile per la Provincia di Verona e per la fondazione CittàItalia. Il restauro della tela di Jacopo Ligozzi era il primo obiettivo della fondazione dal giorno della sua nascita ed è quindi un grande piacere per me osservare la tela ora, dopo il certosino restauro, esposta nella sala consiliare del Palazzo Scaligero. Il lavoro di recupero è stato difficile, non tanto per le condizioni del quadro che erano buone, quanto per le dimensioni della tela che hanno rappresentato un prolema non da poco per l'èquipe che ha compiuto il lavoro. Il patrimonio dell'arte è di tutti, ed il nostro obiettivo, come fondazione CittàItalia, è quello di restaurare e tutelare quelle opere che rendono l'Italia così famosa nel mondo per i propri beni culturali. Vedere l'opera ora esposta, mi rende sempre più convinto della bontà dello scopo della nostra fondazione”.

La conclusione della presentazione del restauro è stata affidata a Mancini: “Come presidente della fondazione Monte Paschi di Siena, e a nome di tutti i soci, ho aderito molto volentieri al progetto di restauro della tela. Valorizzare la cultura ed il patrimonio artistico del nostro Paese è un fine importante per la fondazione che ho l'onore di presiedere ed il connubio che si crea tra turismo e beni culturali rappresenta una grande risorsa per l'Italia. La fondazione Monte Paschi di Siena opera per valorizzare il territorio, non solo quello toscano, ma quello italiano.”

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