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Cronaca

Regione: sparito il buco restano le crepe

Ripianati i 25 milioni di disavanzo in Sanit, ma continuano le polemiche

Il buco della Sanità non c’è più. E’ rimasta invece una lotta che coinvolge vari esponenti del centrodestra, impegnati a fornire visioni differenti di una vicenda che, comunque vada a finire, degli scossoni li ha creati. ''Nessun problema per la sanita' veneta'', neppure di commissariamento”, ha detto ieri mattina il presidente della Regione, Luca Zaia, a margine della firma di copertura del deficit della sanità che ammonta a 25 milioni e 400 mila euro. Deficit che la Regione provvedera' a coprire direttamente, come ha spiegato l'assessore alle finanze, Roberto Ciambetti, con 5 milioni derivanti dalla compartecipazione regionale al gettito Iva, con 13 milioni della quota d'interesse sui prestiti obbligazionari e 5,3 milioni ricavati dagli interesssi passivi su mutui contratti dalla Regione.

''Abbiamo dunque ripianato il disavanzo - ha detto Zaia . “Non ci sara' commissariamento, che e' una cosa che non abbiamo mai considerato sul piano formale. Commissariare significa, infatti, dare mandato ad una persona di risolvere un determinato problema, questa persona non esiste. O meglio, e' il presidente della Regione che ha semplicemente firmato oggi un decreto con il quale stanzia i 25 milioni che mancavano per chiudere i conti''. Il budget della sanita' del Veneto e' di 8 miliardi e 135 milioni di euro. Quindi il deficit, per Zaia, ''e' insignificante''. ''E' come se una famiglia con un reddito di 40 mila euro l'anno sbagliasse i suoi conti di 20 euro''. Certo, come questa mattina in tanti a Venezia ripetevano, sui numeri è facile giocare. Sta di fatto, però, che a causa dei 25 milioni di passivo annunciati dal governatore Zaia ed i 101 di cui invece si era parlato ieri a Roma si è alimentato un temporale. Basti pensare che l’ex-presidente Giancarlo Galan, ora ministro alle Politiche agricole, ieri difendeva l’operato suo e dei suoi tre assessori leghisti, nonostante proprio da leghisti fossero piovute su di lui polemiche perché lo scorso anno aveva tagliato l’aliquota Irpef regionale, i cui 130 milioni di proventi venivano destinati proprio alla Sanità. Un leitmotiv che sul Carroccio intonavano un po’ tutti. Compresa l’ex-assessore ed ora sottosegretario alla Salute Martini, che ieri mattina confermava che il Governo aveva attribuito poteri speciali a Zaia per ripianare il passivo. Mentre un altro sottosegretario scaligero, Alberto Giorgetti, negava l’esistenza di provvedimenti del ministero dell’Economia. Qualche scossa insomma quei 25 milioni di deficit l’hanno provocata. Resta da capire chi ha goduto del fatto che ciò sia avvenuto. E non stiamo parlando dell’opposizione, che salvo qualche voce isolata è rimasta a guardare. Se davvero, cosa che non è ancora stata provata, c’è stata, come afferma qualche consigliere di maggioranza una montatura, la montatura è isomma tutta interna al centrodestra.

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