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Cronaca Borgo Trento / Piazza Arsenale

Recupero ex Arsenale. Project financing fattibile per la Giunta e il Pd attacca

Nella seduta del 7 ottobre è arrivata la fattibilità tecnica della proposta presentata dalla società Italiana Costruzioni ma l'opposizione commenta: "È l’ennesima bagatella con cui la giunta Tosi cerca di tirare avanti facendoci credere di lavorare per la città"

La Giunta comunale nella seduta del 7 ottobre ha dichiarato la fattibilità tecnica della proposta di project financing presentata dalla società Italiana Costruzioni per il recupero e la valorizzazione dell'ex Arsenale.
Italiana Costruzioni aveva presentato una prima proposta di project per la riqualificazione dell'ex Arsenale il 18 marzo scorso. La Giunta comunale, dopo averla esaminata nelle sedute del 23 marzo, 7 aprile e 7 giugno, aveva evidenziato la necessità di riformulare la proposta, sulla base delle seguenti indicazioni: inserire nel progetto la realizzazione di una scuola per l'infanzia per 80 bambini con nido integrato per 20 posti; destinare l'edificio 12 della Corte ovest a collezioni scientifiche visitabili.
Il 7 luglio scorso la società proponente ha quindi presentato una nuova proposta, sulla base delle richieste indicate dall'Amministrazione comunale, per una spesa complessiva di 44.300.000 euro, Iva esclusa.
La proposta, di cui la Giunta ha dichiarato venerdì la fattibilità tecnica, ha già ottenuto il preventivo parere favorevole della Soprintendenza belle arti e paesaggio, dell'Ulss 20, del Comando provinciale Vigili del fuoco e degli uffici comunali interessati dal procedimento.

“L’approvazione della fattibilità tecnica della proposta di Italiana Costruzioni è l’ennesima bagatella con cui la giunta Tosi cerca di tirare avanti facendoci credere di lavorare per la città, esattamente come accade anche per filobus e traforo”. Così il capogruppo Pd Michele Bertucco, che spiega: “Le nuove destinazioni d’uso individuate all’ex Arsenale Asburgico richiedono infatti varianti urbanistiche, che dovranno essere adottate e poi approvate dal Consiglio Comunale, a cui nessuno sta minimamente pensando. Similmente, l’annunciato aumento del contributo comunale da 12 a 14 milioni richiede una variazione di bilancio di cui, bene che vada, si riparlerà con l’anno nuovo, in piena campagna elettorale. Al di là delle miserie di questa politica l’unica vera questione riguarda, per l’ennesima volta, il mancato coinvolgimento dei cittadini in luogo dei quali spicca, in qualità di assiduo frequentatore delle riunioni dedicate all’Arsenale, il commercialista Attilio Fanini, noto finanziatore del Sindaco già nel mirino dell’antimafia nell’ambito di una indagine a Mantova”.

Sull'argomento è intervenuta anche la consigliera Elisa La Paglia: “L’amministrazione sta andando avanti da sola senza ascoltare nessuno mentre in città ci sono associazioni come il Fai che raccolgono le firme per far rientrare nel progetto anche la nuova sede unificata del Museo di Scienze Naturali, una richiesta perfettamente logica e legittima che salverebbe il museo dallo spezzatino occupando solo un terzo degli spazi Arsenale, lasciando dunque i restanti due terzi alle altre destinazioni d’uso. Se le intenzioni del Sindaco sono serie si ragioni urgentemente su queste soluzioni predisponendo un tavolo tecnico oppure legittimando ad occuparsene la competente commissione consiliare”.

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