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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Garda / Lungo Lago Regina Adelaide

È tornata nella chiesa di Santa Maria Assunta a Garda la statua di San Sebastiano

L'opera in legno risalente al XV secolo era stata rubata nel secondo dopoguerra ed è stata recuperata dai carabinieri del nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia

Questa mattina, 9 aprile, si è tenuta l'inaugurazione della nuova sede della polizia locale di Garda, in Lungolago Regina Adelaide. E l'occasione è stata colta anche per restituire alla parrocchia di Santa Maria Assunta una statua di legno risalente al XV secolo e raffigurante San Sebastiano Martire. L'opera era stata rubata nell'immediato secondo dopoguerra ed è stata recuperata dai carabinieri del nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc) di Venezia, coordinati dalla Procura di Pistoia.

Il recupero è avvenuto nell'ambito di specifici servizi di controllo del mercato dell'arte, attraverso il monitoraggio dei siti online. Servizi che hanno il compito di prevenire e contrastare il commercio di beni culturali di provenienza illecita, come riportato da VeneziaToday.
Originariamente, la scultura poggiava su un piedistallo in legno dal quale saliva un tronco d'albero a cui era legato il santo. L'opera ornava una nicchia della chiesa gardesana di Santa Maria Assunta, come testimoniato da una foto scattata nei primi anni del 1900 e pubblicata all'interno del catalogo "Dal Trecento al Seicento. Le arti a paragone". E dopo il furto, la statua lignea era comparsa nel mercato antiquariale toscano.
I carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Venezia hanno individuato e identificato la scultura come opera di scuola veneta, quattrocentesca e attribuita allo scultore Giovanni Zebellana, avvalendosi anche dell'aiuto della "Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti", e della collaborazione del personale del Ministero della Cultura, dell'Ufficio beni culturali della Diocesi di Verona e a personalità del mondo accademico. Alcuni elementi di prova, inoltre, sono stati individuati anche nel fondo fotografico della biblioteca delle Arti Abis dell'Università di Bologna.
Le indagini hanno consentito di ricostruire la storia della statua. Dopo il furto e la ricettazione, l'opera è stata oggetto di vari passaggi di proprietà. Negli anni '70 è stata messa sul mercato antiquariale fiorentino e ceduta ad un collezionista privato. Poi è comparsa nuovamente nel circuito commerciale di settore durante l’autunno dello scorso anno. E proprio durante il monitoraggio delle piattaforme commerciali online, la scultura raffigurante San Sebastiano è stata intercettata nella vetrina digitale associata a una casa d'aste fiorentina. I militari hanno quindi potuto sequestrarla prima che la stessa fosse battuta all'asta.
Le investigazioni hanno permesso di accertare che la scultura lignea di San Sebastiano, era stata studiata e fotografata all'interno della chiesa di Santa Maria Assunta di Garda. Grazie all'acquisizione delle lastre fotografiche originali dell'opera, degli estratti del catalogo Croci e della comparazione di altre lastre fotografiche relative ad altri beni d'arte fotografati dal fotografo Croci all’interno dell’edificio religioso, è stato possibile collocare in maniera certa la scultura all'interno della chiesa di Santa Maria Assunta di Garda.
Infine, dalle successive analisi e comparazioni, i carabinieri hanno notato che nel suo peregrinare, al fine di mascherarne l’origine, la scultura raffigurante il martirio di San Sebastiano era stata privata di alcuni elementi scultorei iconografici ed identificativi della sua raffigurazione. Sono stati eliminati dal contesto originale il tronco d’albero, le corde con cui il santo era legato, l'aureola e le frecce che trafiggevano il corpo di San Sebastiano. Tutto per eludere le attività di riconoscimento dell'opera trafugata. Opera che da oggi è tornata a casa.

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