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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via Marcantonio Bentegodi

Rapine a minorenni in centro a Verona, 19enne e 20enne ai domiciliari

Sono ritenuti responsabili di due episodi criminali avvenuti il 15 e il 16 ottobre scorso

Ieri sera, 3 dicembre, gli uomini della Squadra Mobile di Verona hanno dato esecuzione all'ordinanza di arresti domiciliari emessa dal gip di Verona nei confronti di un 20enne marocchino, in regola con il permesso di soggiorno e già gravato da precedenti per stupefacenti, e di un 19enne originario della Costa d’Avorio, anch'egli regolare sul territorio nazionale e con precedenti per reati contro il patrimonio. I due sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, di due rapine commesse ad ottobre ai danni di minorenni in centro a Verona.

Il primo episodio è avvenuto il 15 ottobre quando i due indagati, insieme ad altri giovani, hanno strappato il borsello ad un un ragazzo, dandogli una forte spinta per allontanarlo. La vittima è stata anche minacciata con un coltello e gli sono stati portato via il portafoglio, il telefono cellulare ed altri effetti personali.
Il secondo episodio è invece avvenuto il giorno successivo, 16 ottobre, verso le 21.30, ai danni di tre giovani vittime che si trovavano con un gruppo di amici tra Via Bentegodi e Via Kessler. I giovani, mentre parlavano tra di loro, sono stati raggiunti da un gruppetto di ragazzi di origine straniera che erano lì nelle vicinanze e che gli hanno offerto della sostanza stupefacente. A seguito del loro rifiuto, i ragazzi hanno iniziato a diventare molto aggressivi, soprattutto nei confronti di uno dei giovani al quale hanno intimato di consegnare la felpa che in quel momento indossava. Pur di ottenere il capo d’abbigliamento, il giovane è stato malmenato da due di questi ragazzi, che sono riusciti nel loro intento criminoso. Nel contempo, un altro aggressore ha approfittato della confusione, si è avvicinato ad una delle ragazze presenti e si è messo a rovistare nelle borse che aveva in mano, riuscendo a prendere 20 euro. Contemporaneamente, durante le fasi dell’aggressione, si è avvicinato un altro giovane per cercare di sedare gli animi, ma per tutta risposta uno del gruppo di violenti, non ancora identificato, gli ha tirato un pugno. E sempre durante le fasi dell'aggressione finalizzata alla rapina, un altro giovane ha perso il proprio telefono cellulare e quando, qualche minuto dopo, si è accorto della mancanza, si è rivolto al gruppo di giovani aggressori e lì uno di loro gli ha mostrato il cellulare, intimandogli di consegnargli la somma di 50 euro per riaverlo. Il malcapitato ha consegnato all'estortore tutto il denaro di cui era in possesso, 8 euro, riuscendo così a tornare in possesso dell’apparecchio.

L’attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile, a seguito delle denunce presentate dalle vittime, ha permesso di ricostruire nel dettaglio l’intera vicenda, e di giungere alla compiuta identificazione dei responsabili delle rapine e dell’estorsione.

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