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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Corso Porta Nuova

Rapinatori di banche incastrati dal DNA: una banda viene sgominata all'alba

Cinque persone sono finite dietro le sbarre e altre sono state denunciate in stato di libertà, nell'ambito di un'operazione di polizia giudiziaria coordinata dalla Procura della Repubblica di Rovigo

Una vasta operazione di polizia giudiziaria scattata in mattinata, coordinata dalla Procura della Repubblica di Rovigo e alla quale hanno partecipato oltre 50 Carabinieri del Comando Provinciale di Rovigo, in collaborazione con i Comandi dell'Arma di Mantova, Bergamo, Ferrara e Modena, ha permesso di sgominare una banda di rapinatori che aveva messo a segno alcuni colpi anche a Verona: in tutto sono state arrestate cinque persone (tre italiani, un georgiano ed un albanese), mentre altre quattro (tre della quali italiane) sono indagate in stato di libertà. 
Stando a quanto riportato, la banda dimorava nelle province di Mantova e Ferrara e avrebbe compiuto sette rapine in altrettanti istituti di credito presenti nelle province di Verona, Mantova, Rovigo e Ferrara, mentre altre due volte il colpo non sarebbe riuscito. Gli arrestati si trovano ora nelle carceri di Ferrara e Mantova con l'accusa di associazione per delinquere: il gruppo si sarebbe inoltre intascato una cifra che si aggira sui 300mila euro. 
Il modus operandi utilizzato era sempre lo stesso: il sopralluogo veniva eseguito la mattina, così da annoverare difese passive e vigilanza armata, e il pomeriggio scattava la rapina. Dopo aver fatto irruzione nell'isitituto di credito, i banditi privavano i presenti del cellulare e li rinchiudevano in una stanza, mentre attendevano l'ora di apertura della cassaforte, dopodiché la svuotavano e se ne andavano. In due casi  la rapina non si è concretizzata perché i dipendenti delle banche in questione non hanno permesso l'apertura della bussola di accesso ai locali perchè insospettiti, obbligando così i rapinatori ad andarsene. 
A mettere la parola fine all'attività della banda è stato il DNA di un malvivente trovato sul luogo di una rapina: nel corso delle indagini, i carabinieri hanno trovato in una banca della carta utilizzata da uno dei criminali per tamponarsi la ferita che si era procurato con un taglierino nel corso di un colpo. Grazie a questo, i militari del Ris di Parma hanno appurato che si trattava di una persona con dei precedenti penali per reati contro il patrimonio. 

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