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Cronaca Legnago / Via Ospital Vecchio

Rapinatore di banche e latitante in manette: colpì anche al Porto di Legnago

G.G., classe 1951 originario di Badia Polesine e pluripregiudicato, è stato individuato ed arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo di Ravenna: risultava essere ricercato dal 2 febbraio 2016

Era ricercato dal 2 febbraio 2016, dopo essersi sottratto alla misura di sicurezza detentiva dell’assegnazione alla Casa di Lavoro di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, ma il 21 agosto i carabinieri del nucleo investigativo di Ravenna lo hanno individuato ed arrestato. Si tratta di G.G., classe 1951 originario di Badia Polesine e pluripregiudicato, che durante il suo periodo di latitanza avrebbe messo a segno 4 rapine a mano armata ai danni di altrettati istituti di credito. 

LE RAPINE E I PROVVEDIMENTI - Il 2 novembre 2016, la procura della Repubblica di Ravenna aveva emesso a carico di G.G. un fermo di indiziato di delitto ritenendolo l'autore delle rapine avvenute l’11 marzo 2016 a Voltana di Lugo (RA), dove furono rubati 10mila euro dalla Cassa di Risparmio di Cesena, e il 29 marzo 2016, quando il mafattore tentò il colpo alla filiale Unicredit di Ravenna, senza riuscire a mettere le mani sul bottino. 
Il gip del tribunale di Verona invece, aveva emesso un'ordinanza di custodia cautelare a suo carico, per la rapina aggravata commessa al Porto di Legnago il 10 maggio 2016 alla Banca Popolare di Verona, dove furono sottratti circa 7500 euro e sulla quale ha indagato il nucleo operativo e radimobile della compagnia dei carabinieri di Legnago. Stessa misura restrittiva è stata poi richiesta il 10 giugno 2016 dal gip del tribunale di Ferrara per lo stesso reato, commesso però a San Biagio di Argenta (FE) a danno della filiale della Cassa di Risparmio di Ferrara, dove vennero fatti sparire 2600 euro. 

L'ARRESTO - I militari del nucleo investigativo di Ravenna hanno individuato il ricercato nel centro abitato di Voltana di Lugo, nei pressi dell'ufficio postale: dopo un breve inseguimento per le vie del centro cittadino, l'uomo è stato neutralizzato e catturato e, dopo le formalità di rito, portato nel carcere di Ravenna a disposizione dell'autorità giudiziaria. 
Oltre alle accuse citate in precedenza, G.G. dovrà rispondere anche del possesso ingiustificato di un documento di identità falsificato valido per l’espatrio e di materiale per il travisamento come: sopracciglia finte, orecchini a calamita, occhiali da sole e un cappellino con visiera tipo baseball.

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