Rapina di Castelvecchio, si avvicina la sentenza ma non il rientro dei quadri
Tra meno di una settimana potrebbero arrivare le condanne ai responsabili del furto, mentre i quadri restano ancora in Ucraina e per questo il presidente Poroshenko è accusato di appropriazione indebita
La procura di Verona non scherza e ha convocato il console generale ucraino per discutere dei fatti denunciati dall'avvocato veronese Guariente Guarienti. Fatti che tutti conoscono e che per Guarienti sono un reato: appropriazione indebita. L'autore di questo reato è il presidente ucraino Petro Poroschenko e il corpo del reato sono i quadri rubati al museo di Castelvecchio. Quadri che le autorità ucraine hanno ritrovato, ma che ancora non hanno restituito alla città di Verona.
E mentre il fascicolo per appropriazione indebita nei confronti del cittadino onorario veronese Poroshenko è stato aperto, come scrive Fabiana Marcolini su L'Arena, si avvicina il 5 dicembre, giorno in cui il giudice per le udienze preliminari Luciano Gorra potrebbe pronunciare la sentenza del processo a carico dei responsabili del furto.