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Cronaca

Dalla "spazzatura giornalistica" alla spazzatura vera sull'auto di un cronista

Andrea Tornago, giornalista de L'Espresso, ha trovato la sua vettura ricoperta di rifiuti a Verona. Insieme Paolo Biondani, Tornago avevo firmata l'articolo sull'acquisto di una casa ad un prezzo molto vantaggioso da parte del sindaco Sboarina

Dalla «spazzatura giornalistica» alla spazzatura vera. Di «spazzatura giornalistica» aveva parlato il sindaco di Verona Federico Sboarina, difendendosi da un articolo del settimanale L'Espresso in cui veniva ricostruita la complessa vicenda che aveva portato il primo cittadino ad acquistare una casa di pregio nel centro del capoluogo ad un prezzo decisamente inferiore al reale valore dell'immobile. La spazzatura vera, invece, è stata trovata sparsa sull'automobile di Andrea Tornago, giornalista che insieme a Paolo Biondani aveva firmato l'articolo criticato da Sboarina.

L'episodio vandalico è stato raccontato proprio da L'Espresso e non ci sono riscontri oggettivi che lo colleghino alle parole di Sboarina. Sarebbe avvenuto nella notte tra mercoledì 23 e giovedì 24 giugno, dopo le 22, orario in cui Tornago era tornato a casa da una trasferta di lavoro. La mattina del 24 giugno, il giornalista si sarebbe trovato con l'automobile imbrattata di rifiuti rovesciati da un cestino poco distante. Fra tutte le auto parcheggiate nella via, solo quella di Tornago sarebbe stata presa di mira, altro dettaglio che farebbe pensare ad «un'azione mirata, punitiva», come riportato dal settimanale.
La stessa supposizione è venuta in mente al consigliere comunale del Partito Democratico di Verona Federico Benini: «Il gesto ha un sapore chiaramente intimidatorio e non può non richiamare alla mente l'inconsulto attacco portato dal sindaco ai danni di Tornago e Biondani in consiglio comunale. Il primo cittadino aveva definito "giornalismo spazzatura" il lavoro dei due reporter, senza peraltro riuscire a smentire nella sostanza la ricostruzione dei fatti. Si tratta di una coincidenza o è il risultato di una azione emulativa da parte di qualche squilibrato che ha voluto portare a compimento gli insulti del Sindaco? Sboarina rifletta: farebbe bene ad allontanare qualsiasi sospetto di essere l'ispiratore o il mandante morale di questo gesto. Lo condanni e si scusi per le parole irresponsabili pronunciate contro i giornalisti che fino a prova contraria hanno esercitato soltanto il diritto di cronaca». E piena solidarietà ad Andrea Tornago è stata espressa anche dalla parlamentare veronse del PD Alessia Rotta, che ha detto: «La libertà di stampa e di espressione sono valori fondamentali alla base della nostra stessa Costituzione che è necessario difendere. Ancora una volta è necessario ribadire l'importanza del lavoro di cronaca e d'inchiesta, che deve poter essere condotto senza alcuna minaccia o ritorsione. Episodi come questo non possono essere accettati».
Sulla vicenda, Sinistra Italiana presenterà un'interrogazione parlamentare al Ministero dell'Interno. «Siamo certi che Tornago non si farà intimidire da questi atti vigliacchi e continuerà con la sua attività. È l’ennesimo giornalista che viene minacciato nel nostro Paese», ha commentato il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

Anche il sindaco di Verona, Federico Sboarina, si è espresso sull'accaduto: «Ogni atto vandalico è sempre da condannare nei confronti di chiunque lo subisca e di chiunque ne sia l’autore. Per quanto riguarda le notizie di stampa, al momento non sembra risultare nulla che riconduca l’episodio all’attività professionale di chi lo ha denunciato».

Sull'atto vandalico ai danni di Andrea Tornago sta indagando la Digos di Verona. Al giornalista, tutta la solidarietà anche dalla Redazione di VeronaSera.

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