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Cronaca Via Tirso

I ragazzi dell'Accademia circense da Papa: "Aiutaci a salvare la nostra scuola"

Il 16 giugno una trentina di talenti dell'istituto si esibiranno davanti al Pontefice, al quale poi consegneranno una lettera chiedendo di sensibilizzare la politica affinché affronti il problema della struttura

Il prossimo 16 giugno per trenta allievi dell’Accademia d’arte circense di Verona sarà una giornata storica: non solo avranno l'opportunità di incontrare Papa Francesco, ma saranno anche protagonisti di un grande spettacolo d’assieme ospitato in Aula Nervi, a pochi passi dalla Basilica di San Pietro, per le celebrazioni dell’anno giubilare. L’Accademia diretta da Andrea Togni è stata infatti scelta dalle principali famiglie dello spettacolo viaggiante, in rappresentanza del mondo circense italiano per questo evento memorabile, a riprova dell’autorevolezza dell'Istituto, realtà di respiro internazionale, primo in Europa nel campo della formazione di settore, fondato da Egidio Palmiri nel 1988 e che oggi accoglie 130 studenti esterni e 30 interni ospitati nelle stanze del convitto, in via Tirso, 3.

“È un grandissimo onore per noi essere ricevuti dal Papa. E siamo felici per i nostri ragazzi che potranno vivere questa bella e arricchente esperienza.” Ha dichiarato Andrea Togni, direttore dell’Accademia d’Arte Circense, che poi ha aggiunto: “Siamo onorati di rappresentare il mondo circense italiano in questa speciale occasione. Crediamo in questa forma d'arte, la viviamo ogni giorno con amore, umiltà e grande senso di responsabilità e cerchiamo di trasmettere questi nostri valori anche alle giovani generazioni”.

Per l’occasione, i talenti selezionati dell'Accademia, di cui quindici esterni veronesi e quindici internazionali domiciliati nel convitto, si esibiranno in un'emozionante performance di fronte al Santo Padre sulle note della canzone, “Il mondo che vorrei” di Laura Pausini: un brano emblematico, che per questi ragazzi rappresenta la passione e la voglia di vivere e di appartenere a questo mondo, il mondo dello spettacolo, che permette loro di esprimere la propria inclinazione con sacrificio e dedizione, ma che ciononostante, continua a soffrire per i gravi tagli ai fondi pubblici destinati al circo.
E proprio per ribadire con forza l'importanza del sostegno a quest'arte, patrimonio culturale mondiale, i giovani artisti consegneranno al Papa uno speciale messaggio personale, allo scopo di dare risalto ad una realtà ricca di talenti e di storie, nella speranza che non vada persa, assieme ai valori e alle tradizioni tramandate delle famiglie circensi, di generazione in generazione.
Ecco la loro lettera per il Pontefice. 

Caro Papa Francesco,

Siamo i ragazzi dell’Accademia d’Arte Circense di Verona. Per noi il giorno 16 giugno sarà una giornata che non dimenticheremo mai, l’occasione di incontrarti perché fin dal giorno della tua elezione sei entrato nelle nostre vite con gesti semplici e parole che toccano il cuore.

L’Accademia è l’unica scuola a convitto dell’Europa Occidentale che permette ai ragazzi del Circo come noi di avere una scolarizzazione adeguata, di esercitarsi nelle discipline circensi e ci aiuta con il catechismo a ricevere i sacramenti cristiani.

Vivere lontani dalle famiglie è un grande sacrificio sia per noi allievi che per i nostri genitori perché i valori della famiglia nel circo sono ancora molto forti e vivi. Noi affrontiamo questo sacrificio con la massima serenità ed entusiasmo perché ci aiuta a realizzarci come persone e a inseguire i nostri sogni.

La nostra speranza è quella di divenire degli artisti circensi, così come lo sono stati gran parte dei nostri genitori e dei nostri antenati.

In questa Accademia viviamo per quattro anni, il tempo necessario per conseguire il diploma. Il tuo messaggio di fratellanza che è sempre presente nelle tue parole per noi è esperienza quotidiana perché troviamo nei nostri compagni dei fratelli e negli insegnanti e nella direzione dei nuovi zii e dei nuovi genitori.

In televisione sentiamo tanto parlare di formazione per i giovani, di cultura e di lavoro giovanile, tutto quello che questa Accademia assicura a tutti noi. Dietro a questi slogan c’è però una realtà diversa che sappiamo renderà più incerto il nostro futuro. Siamo stati informati delle difficoltà economiche che sta attraversando l’Accademia per il taglio del Fondo Unico dello Spettacolo così importante da mettere in pericolo l’esistenza stessa dell’Accademia, la nostra nuova casa.

I nostri Direttori e il nostro Presidente stanno facendo di tutto per cercare di mantenere in vita questa realtà simbolo della forza del mondo e della tradizione circense in Europa. Il loro impegno è per noi motivo di orgoglio e merita gratitudine, è per questa ragione che ti scriviamo questa lettera affinché tu, Caro Papa Francesco, possa sensibilizzare la politica o i politici ad affrontare il nostro problema e a non girare le spalle a una realtà seppur piccola, ma vitale per il futuro del mondo circense.

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