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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Raffica di furti in Lessinia, gli abitanti hanno sempre più timore: incontro a Cerro

Mercoledì 23 settembre l'amministrazione comunale di Cerro Veronese ha indetto un incontro sul tema sicurezza dopo i tanti episodi di furti nelle abitazioni della Lessinia e della Valpantena

Il Comune di Cerro Veronese ha accolto i timori degli abitanti della Lessinia, preoccupati per la raffica di furti verificati nell''ultimo periodo. Il 23 settembre, l'amministrazione comunale ha dunque convocato una pubblica assemblea a cui però ha partecipato, tra gli invitati, solo il sindaco di Bosco Chiesanuova Claudio Melotti. All'incontro erano stati invitati i Comuni confinanti, la prefettura, la questura, il comando provinciale dei carabinieri e delle stazioni di San Vitale di Roverè. Tuttavia, come si legge su L'Arena, il comandante provinciale dei carabinieri Pietro Oresta ha comunicato telefonicamente che non è possibile partecipare a eventi simili, ma si è resi disponibile a mostrare alla cittadinanza come prevenire e difendersi dai furti. Queste soluzioni sono state anche messe per iscritto in un opuscolo consegnato ai cittadini dall'amministrazione comunale di Cerro.

Su L'Arena, le parole del sindaco Paolo Garra: "I danni non sono stati gravi, perché sono spariti alimentari, bibite, scarpe usate, evidentemente da personaggi che non sono malviventi navigati, ma questo non giustifica che possano violare le abitazioni altrui". In realtà, qualcuno avrebbe denunciato danni più ingenti, come il furto di un televisore da 55 pollici, ma i cittadini sono più preoccupati per la propria sicurezza che per quella dei propri averi. Diverse le proposte messe in campo da chi è intervenuto all'incontro, come l'assessore Dino Tornieri e vicesindaco Loredana Palumbo, che ha concluso il suo intervento dichiarando: "È gravissimo che prefettura e questura non abbiamo risposto al nostro invito. Hanno l'obbligo di rispondere a chi si presenta con la propria faccia a chiedere delle spiegazioni, anche perché hanno uno stipendio che è pagato con le nostre tasse".

“Bene internet, bene le telecamere, bene il controllo di vicinato, bene tutto ciò che possa fare da deterrente, ma il grido d’allarme sulla criminalità lanciato da abitanti e amministratori della Lessinia e della Valpantena richiede una risposta forte dalle Istituzioni deputate a garantire la sicurezza dei cittadini, a cominciare dal Governo, dal Ministero dell’Interno, e dalle loro emanazioni locali”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta l’allarme criminalità lanciato “alto e forte” dalla Lessinia in un’affollatissima e preoccupata assemblea pubblica. “Dopo il Bellunese – dice Zaia – un’altra area del Veneto storicamente tranquilla, dove fino a poco tempo fa chiunque poteva dormire tranquillo senza blindare la propria casa o il proprio esercizio commerciale, si trova a dover fare i conti con la criminalità. E’ un pessimo segnale: non c’è più un chilometro quadrato di territorio che non sia preda di delinquenti piccoli o grandi, e questo suona come una sonora, vergognosa sconfitta dello Stato, sempre più assente e distratto”. “Chiedo un immediato rinforzo della presenza delle Forze dell’Ordine, e se del caso anche dell’Esercito a fare da deterrente sul territorio – conclude Zaia – in tutta questa bella e area del veronese, vocata anche al turismo, settore tra i primi ad essere colpiti dalla cattiva fama che si può creare, anche ad arte, nel mercato delle vacanze. I cittadini attendono risposte, ed io con loro”.

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