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Raccolta dei rifiuti, Amia: "Verona città virtuosa per Tari e differenziata"

Il Presidente Miglioranzi, il Direttore Alfeo e il Condirettore Cozzolotto, hanno elogiato i "numeri" della partecipata veronese, esaltati anche da una classifica de Il Sole 24 Ore e da Federconsumatori

Verona si conferma una delle città con la tassa rifiuti più bassa d’Italia.
Lo ha annunciato la stessa Amia, dopo aver preso visione della classifica de Il Sole 24 Ore, secondo la quale il capoluogo scaligero tra le città con più di 300 mila abitanti è il numero uno.
Non solo. Una nuova conferma sarebbe arrivata anche da Federconsumatori. L’indagine nazionale collocherebbe Verona tra le città nella quali le utenze domestiche pagano le tasse sui rifiuti più basse d’Italia. L'ente ricorda anche i recenti dossier realizzati dal Servizio territoriale della Uil e da Confartigianato, che certificano Verona tra i capoluoghi di provincia con la Tari più bassa del nordest.

“Un percorso partito da lontano – sottolinea il Presidente Andrea Miglioranzi – e un risultato che ha superato le criticità degli anni scorsi, permettendoci di ragionare in termini di sviluppo e rilancio. A conferma del buon operato e dell’oculatezza delle scelte gestionali della nostra società. Questo dato per Amia è un punto di partenza visto che siamo impegnati sul fronte dell’aggiornamento del sistema di raccolta, anche con un’azione di responsabilizzazione dei cittadini".

differenziata 2017 2-2

“Per ciò che concerne il tributo speciale ‘ecotassa’ – prosegue il Direttore Maurizio Alfeo -destinato a finanziare iniziative in campo ambientale, trova applicazione a far data dal 1° Gennaio 1996 ed è escusso dai Gestori di discarica a cui è demandato anche il versamento dello stesso in un apposito fondo regionale. L’ammontare del tributo in parola, secondo quanto stabilito dalla norma, è determinato in funzione dei quantitativi di rifiuti smaltiti in discarica e della percentuale di raccolta differenziata raggiunta dall’Amministrazione Comunale. I rifiuti conferiti presso un impianto di recupero non sono soggetti al tributo ‘ecotassa’. Inoltre per la città di Verona stiamo puntando ad una riduzione significativa della produzione dei rifiuti".

“La Provincia di Verona – spiega il Condirettore Ennio Cozzolotto - con propria determina, organizza lo smaltimento dei rifiuti indirizzando i rifiuti sia presso la discarica di Legnago, sia presso l’impianto di recupero di Cà del Bue, più specificatamente i Comuni appartenenti agli ex bacini VR1, VR2 e VR5 utilizzano l’impianto di Cà del Bue, mentre i Comuni appartenenti all’ex Bacino VR3 e VR4 utilizzano la discarica di Legnago. Il Comune di Verona conferisce i propri rifiuti, che residuano dalla raccolta differenziata, presso l’impianto a tecnologia complessa di Cà del Bue ad eccezione di circa 25 ton/giorno che vengono inviati, sempre per effetto della determinazione provinciale, presso la discarica di Legnago. Tutto ciò premesso è da rilevare che la percentuale di raccolta differenziata raggiunta nell’anno 2016 non è ancora stata certificata da ARPAV e pertanto l’importo soggetto ad ecotassa è il seguente: dal 01.01.2016 al 31.12.2016, 30.000,00 euro (importo previsto)".

“Per l’ampliamento del porta a porta – conclude Miglioranzi – evidenziamo che Amia ha già presentato al Comune una proposta di gestione dei rifiuti urbani e di igiene urbana, e sono previste in questo documento l’espansione e l’ottimizzazione del sistema di raccolta a Verona. Perciò, attuata la procedura del project financing, potremo concretare tutte le iniziative necessarie a sostegno dell’estensione e dello sviluppo del porta a porta".

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