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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Zai / Via Bartolomeo Avesani

Raccolta differenziata, Amia si difende. PD: "Tempo perso per l'inceneritore"

I dati forniti dalla multiservizi indicano percentuali migliori, ma per il Partito Democratica la differenziata in città è ferma. "Non dovremmo permetterci di investire in Albania"

La raccolta differenziata è uno di quei fattori della graduatoria sulla vivibilità delle città italiane che ha fatto perdere posizioni a Verona. Secondo Ecosistema Urbano, nel capoluogo scaligero si producono ancora troppi rifiuti e la percentuale di quelli che si recuperano è relativamente bassa. Situazione contestata da Amia e dal suo presidente Andrea Miglioranzi: "Verona non porta direttamente in discarica il proprio rifiuto secco, ma lo tratta ulteriormente nell’impianto di Cà del Bue, dal quale ricava altre due frazioni recuperabili: il 33% viene utilizzato come terreno di copertura ed un altro 33% viene avviato a recupero energetico. Quindi solo il 34% delle 70 mila tonnellate annue di rifiuto secco, pari a 23.800 tonnellate annue, finiscono in discarica. Se applichiamo questi concetti, la raccolta differenziata sale al 53,2% ma il rifiuto effettivamente avviato a recupero è superiore all’82% nel caso reale, ed oltre al 91% in quello corretto dall’applicazione del coefficiente".

"Il vero problema è che non c'è un progetto certo per riattivare la raccolta differenziata in città", attaccano dalla minoranza i consiglieri Eugenio Bertolotti e Michele Bertucco. "Il blocco del piano di espansione del porta a porta nei grandi quartieri cittadini era dovuto ad una scelta politica dell'amministrazione che puntava a portare il rifiuto indifferenziato nell’inceneritore di Cà del Bue secondo il progetto da essa sostenuto - proseguono i due consiglieri - Visto che i nostri amministratori sono molto precisi, calcolino ora quanto ci è costato in termini di tempo, soldi buttati e lavoro dei tecnici, inseguire il progetto dei nuovi forni a Cà del Bue naufragato così miseramente". 

"Più di recente i vertici Amia e Agsm hanno deciso di investire in Albania - concludono Bertucco e Bertolotti - I numeri però ci dicono che ce ne sarebbe di lavoro da finire anche qui da noi. I cittadini rispondono positivamente sulla differenziazione dei rifiuti se l’amministrazione prepara le condizioni e fornisce gli strumenti adeguati, cosa che questo Comune non ha fatto o ha fatto male. Non si comprende altrimenti perché, a fronte di tutta la promozione che si fa nelle scuole, la città di Verona continui ad avere il tasso di produzione di rifiuti pro capite più alto di tutti i Comuni della provincia. Più serietà e un po’ di umiltà in più dovrebbe portare gli attuali amministratori a scusarsi per tutto il tempo che hanno fatto perdere ai cittadini e a chiarire come intendono recuperare il tempo perduto".

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