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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca San Martino Buon Albergo / Piazza del Popolo

San Martino Buon Albergo, indagine di Legambiente sulla qualità dell'aria

I dati mostrano ripetuti sforamenti ai limiti di legge nel centro storico. L'assessore all'ecologia Gaspari: "La situazione ci è nota e continueremo a intervenire per invertire la rotta"

La qualità dell'aria a San Martino Buon Albergo è finita sotto osservazione, nell'ambito di una campagna di monitoraggio realizzata da Legambiente Verona anche in altri punti della provincia.

L'indagine Malaria 2017, effettuata d’intesa con il Comune, ha previsto l'installazione di una centralina sulla facciata del Municipio, in centro al paese, in uno dei punti più trafficati, e ha rilevato il superamento del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo dei livelli di polveri sottili PM10 nei sei giorni in cui è stata condotta, dal 28 gennaio al 2 febbraio 2017.

"Conosciamo bene le criticità del territorio sanmartinese da un punto di vista viabilistico e di traffico, ma abbiamo aderito all'iniziativa di Legambiente per avere una fotografia precisa della situazione in centro storico - ha spiegato l'assessore all'ecologia Mauro Gaspari - Per invertire la rotta, siamo già intervenuti in questi anni in materia ambientale con una serie di iniziative in collaborazione con Archimede Servizi. L’indagine è l’occasione per avviare un dialogo serio e costruttivo con Legambiente, per individuare nuove strategie da attuare per migliorare la qualità dell’aria".

La presidente di Legambiente Verona Chiara Martinelli ha evidenziato che i risultati "hanno confermato a San Martino Buon Albergo l'allarme generalizzato che riguarda tutto il Veneto. Nel 2016 la provincia di Verona si è aggiudicata il diciannovesimo posto nella classifica delle città italiane con la peggiore qualità dell'aria. Non ci sono più dubbi, questo tema deve diventare una priorità da un punto di vista amministrativo. Le responsabilità non possono più essere banalmente ricondotte a sfavorevoli condizioni climatiche".

Durante le rilevazioni di Legambiente, i livelli di PM10 in centro a San Martino Buon Albergo sono variati dai 75 microgrammi per metro cubo registrati il 28 gennaio ai 181 del 30 gennaio, che rappresenta il picco più alto.

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"Un vero cambiamento deve arrivare dalla concertazione di misure preventive che siano applicate dai Comuni e dalle Regioni, con provvedimenti e scelte del Governo - ha sostenuto il vicepresidente di Legambiente Verona Lorenzo Albi - Per far fronte a questi cambiamenti, che incidono anche sulla pessima qualità dell’aria, è indispensabile non tergiversare o improvvisare cure inadeguate e palliative, bensì anticipare e affiancare misure permanenti e radicali".

L'assessore Gaspari sottolinea che a San Martino Buon Albergo "paghiamo la presenza dell'autostrada e della tangenziale, ma la situazione attuale deriva anche dal piano regolatore del 2003, che ha previsto un'urbanizzazione del paese che non ha tenuto conto della necessità di una viabilità adeguata, in particolare nella zona industriale dove sono stati realizzati i centri commerciali. Come amministrazione comunale siamo intervenuti in questi anni, attuando già alcune delle pratiche suggerite da Legambiente: abbiamo aumentato il verde urbano, con la piantumazione di 800 nuovi alberi, abbiamo realizzato nuovi parchi, ma in particolare, grazie all’attività di Archimede Servizi, abbiamo riqualificato gli edifici pubblici, per ridurre i consumi energetici e le emissioni inquinanti".

Archimede Servizi negli ultimi anni ha sostituito circa 3.000 punti luce, utilizzando la tecnologia led, ha installato gli impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici, e ha revisionato gli impianti termici degli edifici comunali, comprese le scuole, dove sono stati sostituiti inoltre gli infissi.

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