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Cronaca San Zeno / Corso Castelvecchio

Opere di Castelvecchio: "Stop alle sanzioni alla Russia volute dall'Ucraina"

La proposta viene lanciata dal consigliere regionale Stefano Valdegmaberi che commenta: "Non è mai successo che il patrimonio di uno Stato oggetto di refurtiva abbia atteso così tanto ad essere restituito, una volta ritrovato"

Dopo Mattia Fantinati e Michele Croce, ora è il consigliere regionale della lista Zaia Stefano Valdegamberi a commentare la situazione di stallo relativa al rientro delle opere trafugate a novembre a Castelvecchio e ritrovate poi in Ucraina. 

Passano i mesi e la restituzione dei quadri rubati al museo di Castelvecchio rimane ancora una promessa.
Non è mai successo che il patrimonio di uno Stato oggetto di refurtiva abbia atteso così tanto ad essere restituito, una volta ritrovato.

Non c’era bisogno certo della farsa della cittadinanza onoraria per ottenere il rispetto di questo elementare principio di lealtà tra Stati che perlopiù si ritengono amici.

Vorrei evidenziare che su richiesta dello stesso governo ucraino, in relazione alle note vicende sulla Crimea, l’Italia e il resto dell’Unione Europea hanno adottato delle pesanti sanzioni finanziarie contro la Russia che hanno comportato il conseguente embargo di molte nostre produzioni, con ingenti danni all’economia nostro Paese, soprattutto nel settore agro-alimentare. Per il solo Veneto l’embargo ha pesato ad oggi più di 1 mld di euro e la somma continua a crescere. È questa la riconoscenza che viene riservata dall’attuale premier dell’Ucraina?

Il governo italiano alla luce di questi fatti, avrebbe il dovere di interrompere da subito le sanzioni alla Russia che, tra l’altro, sono del tutto prive di fondamento.

Alla data odierna ancora tutto tace e ci rimangono solo le promesse di un nostro “cittadino poco onorario” in quanto nemmeno in grado di onorare le elementari norme di reciproco rispetto tra Stati.

Valdegmaberi chiede quindi provvedimenti da parte del Governo nei confronti della nazione guidata da Poroshenko, che attualmente vive una situazione conflittuale per le vicende della Crimea. 

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