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Cronaca Santa Lucia e Golosine / Via Ottavio Caccia

Sangue alle Golosine e pulizia "fai da te" con polemica di Lega e Verona Domani. Pd: «Propaganda, quella è un'area privata»

Zavarise attacca: «È assurdo che il Comune di Verona non abbia trovato il tempo di ridare un minimo di decoro a via Ottavio Caccia dopo l’accaduto». La replica dei consiglieri dem Fabio Segattini e Francesco Casella: «Quella parte di piazza è privata, di proprietà della parrocchia»

Dopo l'episodio cruento avvenuto in via Ottavio Caccia a Verona lo scorso 21 maggio, nel quartiere Golosine, alcune tracce di sangue erano ancora ben visibili sul suolo, nonostante fossero trascorsi alcuni giorni. È così che, non senza anche una nemmeno troppo velata critica nei confronti dell'amministrazione comunale, alcuni esponenti della Lega e di Verona Domani hanno deciso di fare pulizia in modo autonomo. Gloria Gobbetti, vicepresidente della quarta circoscrizione e testimone dell’evento si definisce «una donna di poche parole» che vive la sua vita «con concretezza». Di qui la sua idea: «Ho chiamato le amiche Laura Bocchi della Lega e Manola Campagnari di Verona Domani e ci siamo subito attivate per ripulire la zona dal sangue».

Pulizia chiazze di sangue presso la panchina di via Ottavio Caccia nel quartiere Golosine a Verona / foto Lega - Verona Domani

Proprio Laura Bocchi, ex consigliera comunale a Palazzo Barbieri e segretaria della locale sezione della Lega, ha confermato: «La vicepresidente Gobbetti mi ha chiamata dicendo di aver visto dei bambini giocare in mezzo alle macchie di sangue. Poiché la zona antistante la chiesa è molto frequentata da piccoli e da adolescenti abbiamo deciso di non perderci nelle solite richieste protocollate, in mille telefonate, e le competenze miste per cui non è mai dovere di nessuno intervenire. Abbiamo preso guanti, scope ed un po’ di sale e ci siamo date appuntamento per risolvere personalmente, nel giro di una mezz’ora, la situazione».

Al riguardo è intervenuto anche Paolo Rossi, il capogruppo in Consiglio comunale di Verona Domani: «Si ringrazia la prestazione volontaria di coloro che amando il proprio quartiere hanno compensato il totale disinteresse del Comune per ripristinare il doveroso decoro e la necessaria condizione di sicurezza igienica della zona oggetto del fattaccio di cronaca. Bambini, famiglie e residenti di Golosine - ha poi aggiunto Paolo Rossi - meritano maggiore attenzione da parte di questa amministrazione». Polemico anche il commento di Nicolò Zavarise, capogruppo della Lega in Consiglio comunale: «È assurdo che il Comune di Verona non abbia trovato il tempo di ridare un minimo di decoro a via Ottavio Caccia dopo l’accaduto». E, ancora, lo stesso Zavarise ha poi aggiunto: «Le immagini della Chiesa con davanti ancora ben nitide tutte le macchie di sangue, a distanza di giorni, è raccapricciante e ci consegna il metro con cui l’amministrazione Tommasi pensa di dover intervenire nelle questioni di quartiere».

La replica del Pd: «Quella è un'area privata, da Lega e Verona Domani solo propaganda»

Non si è fatta attendere molto la replica da parte del Partito democratico di Verona che, attraverso una nota di Fabio Segattini, capogruppo Pd in consiglio comunale e di Francesco Casella, consigliere comunale dem, ha risposto così alle critiche: «Alla vicepresidente della quarta circoscrizione e ai militanti di Lega e Verona Domani che si chiedono come mai a 48 ore dal grave episodio di aggressione e autolesionismo accaduto domenica in piazza della chiesa alle Golosine, Amia non fosse ancora uscita per ripulire le chiazze di sangue rimaste ai piedi della panchina, diciamo che sarebbe stato loro preciso dovere informarsi presso il presidente dell’azienda di igiene pubblica, che tra l’altro appartiene alla loro coalizione. Avrebbero scoperto che quella parte di piazza è privata, - specificano Fabio Segattini e Francesco Casella - di proprietà della parrocchia. Non da oggi ma dall’inizio degli anni duemila, quando la giunta Zanotto riqualificò l’area in accordo appunto con la parrocchia».

Gli stessi esponenti dem hanno quindi aggiunto: «Ma molto probabilmente tutto questo era già a loro conoscenza, dal momento che prima di procedere alle operazioni di pulizia, le cui immagini hanno poi propagandato via social accusando di mancanze inesistenti l’amministrazione comunale, vicepresidente e militanti di Lega e Verona Domani avevano richiesto l’autorizzazione al parroco. Allora, come consiglieri comunali, ci domandiamo a che gioco stia giocando l’opposizione: conta di riuscire a prendere in giro i cittadini con simili trucchetti o intende contribuire alla risoluzione dei problemi che in questo quartiere sono molti e gravi?», si chiedono gli esponenti dem Fabio Segattini e Francesco Casella. 

Da parte dei consiglieri del Pd è stato quindi evidenziato che «la tranquillità dei cittadini si garantisce con misure di pubblica sicurezza, che questa amministrazione ha preso e continuerà a prendere rispetto a ricettacoli di delinquenza o microdelinquenza, ad esempio chiudendo i locali che non rispettano le regole». Segattini e Casella hanno poi aggiunto: «Ma il tema della sicurezza si declina anche in termini di lotta alla povertà e all’emarginazione sociale, e di integrazione sociale rispetto al fenomeno dell’immigrazione che in questi quartieri raggiunge concentrazioni più alte che nel resto della città. Il centrodestra ha mostrato l’inefficacia delle sue ricette per 15 anni. Ora - hanno quindi concluso i consiglieri dem - può scegliere se continuare con la vuota propaganda montando casi inesistenti, come questo, oppure dare una mano ad affrontare e cercare di risolvere i problemi».

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