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Cronaca Zai / Strada dell'Alpo

Prova due volte a suicidarsi: accusato del tentato omicidio della compagna

Il 41enne marocchino ora si trova in stato di fermo: quella mattina infatti avrebbe messo le mani al collo della donna, per poi cercare di togliersi la vita in due diversi modi

Dovrà rispondere dell'accusa di tentato omicidio, il marocchino di 41 anni che il 23 gennaio ha tentato di suicidiarsi in Strada dell'Alpo, a Verona, prima cercando lo scontro in scooter, e senza casco, con un autoarticolato, poi provando a buttarsi giù dal cavalcavia che attraversa la Tangenziale Sud e l'autostrada A4. 

Il magrebino aveva motivato il suo gesto con dei problemi sentimentali, ma gli uomini della Questura scaligera avevano deciso di verificare le sue parole e, rintracciata la compagna, l'avevano trovata in stato di shock e in preda al vomito, decidendo quindi di trasportarla in ospedale. Nè l'uomo, nè la donna, inizialmente avevano fornito dettagli su cosa fosse veramente accaduto, nascondendosi dietro un muro di silenzio.
Gli esami medici però hanno mostrato che proprio la compagna dell'aspirante suicida era stata vittima di un tentativo di strangolamento: a quel punto qualche parola è uscita dalla bocca della presunta vittima, che avrebbe raccontanto che quella mattina il compagno si sarebbe presentato a casa sua particolarmente agitato e confuso. 

Mercoledì mattina il sospettato avrebbe tentato di alzarsi dal proprio letto d'ospedale a borgo Trento, dove era piantonato dagli uomini della Questura scaligera: questo è bastato per far scattare il "pericolo di fuga", con il Gip che ha deciso di dare il via al provvedimento per lo stato di fermo. Ora il magrebino è a tutti gli effetti indiziato per tentato omicidio, con la Squadra Mobile che andrà avanti con gli accertamenti a suo carico. 

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