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Cronaca Centro storico / Via Franceschine

Gli operai delle Officine Ferroviarie Veronesi in corteo: "Vogliamo sapere quale sarà il nostro futuro"

I 197 dipendenti del Gruppo Biasi questa mattina sono partiti da via Campo Marzo fino alla sede della Provincia, dove hanno ottenuto un incontro con l'assessore al lavoro Sacchetto

La crisi continua a mordere l'economia veronese e, come è normale in questi casi, si moltiplicano le manifestazioni di scontento da parte di lavoratori e cittadini che vedono il proprio futuro a rischio. Questa mattina è stata la volta dei 197 dipendenti delle Officine Ferroviarie Veronesi, che hanno protestato contro i problemi occupazionali nella fabbrica del Gruppo Biasi.

LA PROTESTA - Il corteo degli operai ha preso il via da via Campo Marzo, dietro il Cimitero monumentale, e si è concluso in via delle Franceschine sotto la sede della Provincia passando per Ponte Aleardi, dove il traffico è stato solo rallentato per qualche minuto. Nella sede della Provincia i manifestanti hanno incontrato l'assessore provinciale al lavoro, Sachetto, che ha aperto un tavolo anche per le Officine Ferroviarie Veronesi. "Una situazione limite" ha spiegato Daniele Pucci, della Fiom-Cgil "l'azienda non ha problemi di lavoro, le commesse ci sono e anche appalti per il futuro, ma la proprietà riferisce di problemi di liquidità per la mancanza di pagamenti statali e in questo momento siamo fermi per mancanza delle materie prime. Cinquanta persone sono già state messe in cassa integrazione. Chiediamo di capire cosa sarà di noi e quale futuro viene ipotizzato per l'azienda".

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