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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Appartamenti hard per le prostitute, le indagini anche a Verona

Scoperto un giro di migliaia di euro dai carabinieri di Rovereto a Mori: sequestrati 4mila euro, telefoni cellulari e materiale pubblicitario. Coppia di sfruttatori arrestati

"Pedazo" in spagnolo significa "pezzetto". Loro la usavano al telefono per riferirsi al cliente. Parte da qui la tratta di alcune giovani ragazze, emersa in Trentino e arrivata fino a Verona grazie al lavoro dei carabinieri. Sarà infatti sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento l'accusa da cui dovranno difendersi Alfa Asunciòn Perez, 43enne originaria della repubblica Dominicana, e Leonard Gjoni, suo convivente di origine albanese di 42 anni. L'inchiesta "Pedazo" è partita da Rovereto. Secondo gli investigatori, la coppia avrebbe lucrato sul corpo di alcune giovani sudamericane, fin dal novembre 2012.

Da mesi i carabinieri avevano osservato un notevole giro di persone, clienti alla fine, di svariate fasce d'età e d estrazione sociale, molti dei quali provenienti dal Veneto. Le perquisizioni hanno infatti portato anche a Verona, negli alloggi di alcune ragazze straniere: i carabinieri hanno così sequestrato una ventina di cellulari, diversi computer portatili e materiale pubblicitario con cui i due protettori adescavano e promuovevano la propria attività. Molti i contanti che, secondo i carabinieri, giravano grazie al lavoro delle giovani prostitute. Si suppone che abbia fruttato decine di migliaia di euro ogni mese: 4mila euro in banconote, per ora sono stati ritrovati negli appartamenti. La coppia di 40enni che gestiva il traffico di ragazze faceva base a Mori, Trentino, ed è lì che sono stati arrestati, ieri pomeriggio. I clienti venivano a conoscenza della casa d'appuntamento grazie alle numerosi inserzioni pubblicitarie su siti internet e giornali vari.

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