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Cronaca

Progetto Libriadi: a Confcommercio la testimonianza di Olivero

Una preziosa storia di volontariato e di aiuto ai più bisognosi quella testimoniata da Ernesto Olivero, oggi a Verona ospite del progetto Libriadi promosso da Ali-Confcommercio

Una preziosa storia di volontariato e di aiuto ai più bisognosi quella testimoniata da Ernesto Olivero, fondatore del Sermig di Torino (Servizio missionario giovani) e autore di numerosi libri, oggi a Verona ospite del progetto Libriadi promosso da Ali-Confcommercio Verona. Dopo aver incontrato gli alunni dell’Istituto Seghetti di Verona, in serata sarà a San Bonifacio dove, per il ciclo “Incontri d'autore”, parlerà alla sala civica Barbacani dei suoi libri “Dio non guarda l'orologio” e “Per una Chiesa scalza”.  

Sposato, padre di tre figli, classe 1940, Olivero è un ex bancario che si definisce  “innamorato di Dio”, da quasi 40 anni al fianco di poveri e emarginati. Nel 1964 ha fondato il Sermig (Servizio Missionario Giovani). Al suo interno ha dato vita alla Fraternità della Speranza: monaci e monache, giovani e famiglie che si dedicano a tempo pieno al servizio dei poveri e dei giovani, con il desiderio di vivere il Vangelo e di essere segno di speranza. Dal 1983 la Fraternità della Speranza ha sede nel vecchio Arsenale Militare di Torino, ridenominato Arsenale della Pace, cui si è affiancato l'Arsenale della Speranza a San Paolo del Brasile e l'Arsenale dell'Incontro a Madaba in Giordania.

Gli Arsenali hanno realizzato 9.170.000 notti di ospitalità (con 1750 persone accolte in media al giorno) e 17.443.000 pasti distribuiti (2970 in media al giorno); 2800 azioni umanitarie in 89 Paesi; 20.010.000 ore di volontariato; 5530 tonnellate di medicinali, alimenti, vestiti e attrezzature inviate (equivalenti a 674 aerei da carico), 3700 allievi ai corsi di alfabetizzazione, restauro e musica; 10.760.000 presenze a incontri di preghiera, formazione o culturali; 143.000 amici e sostenitori; 5300 volontari.

Ha accompagnato oltre 77 missioni di pace in Paesi in guerra quali Libano, Rwanda, Somalia, Iraq, ex Iugoslavia ecc. Tra le più significative, nel 2002, il contributo dato alla risoluzione dell'assedio della basilica della Natività di Betlemme, che gli è valso il premio “Uomo di Pace di Betlemme e Gerusalemme” assegnatogli dalla Custodia di Terra Santa.

Madre Teresa di Calcutta, Norberto Bobbio, Gianni Agnelli, il cardinale Carlo Maria Martini, il presidente del Libano Elias Hraoui e altre personalità hanno proposto la sua candidatura al Nobel per la pace. Nel 2011 ha ricevuto il riconoscimento Cittadino Europeo dal Parlamento Europeo.

“La società, il mondo degli adulti, hanno fallito, i giovani sono senza un lavoro e non hanno più voglia di sognare”, ha detto Olivero. “C’è bisogno di testimoni credibili  per dare contenuti e valore al senso di vuoto che si respira oggi”.

Il presidente dell’Ali Paolo Ambrosini ha detto che quella di Olivero è una straordinaria storia di volontariato che sarà sostenuta dal progetto Libriadi, mentre il direttore generale di Confcommercio Verona Giorgio Sartori ha sottolineato come i numeri del progetto legato al Sermig testimonino che è ancora possibile credere in valori positivi e fare del bene attraverso la vitalità e la voglia di fare.
 

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