Profughi a Verona: in arrivo 50 minorenni, ma mancano le strutture per ospitarli

Ben 50 profughi minorenni sono in arrivo a Verona in queste ore. La notizia è arrivata alla giunta comunale l'8 luglio che si è riunita a Palazzo Barbieri per risolvere il problema della collocazione di questi nuovi rifugiati, dato che mancherebbero le strutture idonee a ospitarli. La comunicazione è stata data dal ministero degli Interni attraverso l'apposito Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

Come riporta il Corriere del Veneto, dalla riuniuone sarebbe emerso che "Posti adatti ad accoglierli, al momento, non ne abbiamo neppure uno e questa nuova richiesta ci mette più che mai in difficoltà". L'unico posto adatto semprerebbe essere una palestra ora vuota per la chiusura delle scuole. Ma chi dovrebbe occuparsi di questi ragazzi? Il Comune ha l'obbligo di accogliere i rifugiati minorenni, ma al momento non è ancora chiaro chi e come ci si dovrebbe prendere cura di loro. Per questo motivo, sono stati presi contatti con la Prefettura, per trovare una soluzione congiunta.

Solo pochi giorni fa, l'assessore alle Politiche Sociali, Anna Leso, come riportato dal Corriere, aveva dichiarato: "In seguito ai flussi migratori di cittadini stranieri giunti in Italia a partire dai primi mesi del 2014, anche nell’ambito delle operazioni Mare Nostrum e Triton e alla relativa ripartizione a livello regionale e provinciale nel Comune di Verona ad oggi sono accolti circa 200 stranieri richiedenti protezione internazionale, ospitati principalmente al Samaritano e all’Ostello della Gioventù a Villa Francescatti. L’accordo prevede attività volontarie e gratuite a favore della collettività". Insieme all'accoglienza di questi nuovi 50 profughi minorenni, permane la questione dell'impiego lavorativo dei rifugiati accolti.